4 errori da evitare in un cv secondo Laszlo Bock di Google

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1 Ottobre 2014

«Ho letto oltre 20mila cv in 15 anni di carriera e continuo a notare gli stessi errori» spiega Laszlo Bock, responsabile risorse umane di Google, in un suo recente post su LinkedIn.

Secondo Bock sono quattro gli errori principali che i candidati commettono durante la stesura di un cv:

Bisogna stare molto attenti a non cadere in alcune trappole. Il mercato del lavoro oggi è altamente competitivo e un solo errore, anche quello a prima vista più banale, può fare la differenza tra un candidato e l’altro».

Vediamo con il suo aiuto quali sono gli errori da evitare.

1. Senza dati e numeri il tuo cv è poco appetitoso

«Che risultati hai ottenuto nel tuo lavoro? Sono misurabili in termini numerici? Se sì, inserisci statistiche e numeri. Sono la formula del successo di un buon cv che contiene due elementi: 1) Risultati , 2) Paragoni. Un esempio farà capire meglio ciò di cui parlo. Immaginiamo che tu abbia esperienze nella logistica e scriva: “5 anni di esperienza in un centro commerciale”, un’affermazione che dice poco o nulla sulla tua esperienza pregressa nel settore. Altra cosa è che tu dichiari: “5 anni di esperienza nel centro commerciale nel settore logistico. Risultati: costi di spedizioni nel 2014 ridotti del 30% rispetto al 2009 (data di assunzione). Con un risparmio complessivo di 200mila euro in 5 anni di lavoro. Quali delle due frasi colpirebbe di più un selezionatore secondo te?».

2. Non raccontare tutta la tua vita

«L’unico scopo di un cv è di convincere un selezionatore a farti un colloquio. Non è raccontargli tutta la tua vita. Il cv è, in altre parole, uno strumento. Una volta ottenuto il colloquio, non ha più importanza. Superare le due/tre pagine (ne ho letti anche alcuni di 10!) non è una buona cosa. Al contrario, un cv sintetico dimostra la tua capacità di selezionare e veicolare solo le informazioni giuste. E il dono della sintesi è una qualità molto richiesta oggi dalle aziende sul mercato, di piccola come di grande dimensione».

3. Non correre. Rileggi e fai rileggere

«Può sembrare ovvio ma non lo è. Nel 60% dei casi noto errori di questo tipo. E ciò accade proprio alle persone che sono più attente e aggiornano continuamente il loro curriculum: ci tornano sopra, cambiano alcune cose e perdono di vista cose (es. l’accordo tra soggetto e verbo, date allineate male…). Errori di questo genere possono essere fatali poiché sono interpretati come segno di sciatteria o peggio ancora mancanza di attenzione sui dettagli. Per evitarlo, ti consiglio di rileggere il cv dal basso verso l’alto o di invitare un amico a rileggerlo per te».

4. È un cv. Non presentarlo come un’opera d’arte

«Anche qualora tu fossi un designer o un’artista, ha poco senso presentare un cv, anche bello da vedere, ma poco “pulito” e semplice da leggere. Segui poche regole, quelle di una buona formattazione: un font nero che sia superiore a 10, spazi tra le parole, colonne ben allineate, il tuo nome ei tuoi contatti su ogni pagina. Inviare in pdf può risultare vincente».

INFO: http://linkd.in/1nK4ASq

Giancarlo Donadio

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