In 5 anni ha aperto 10 negozi. Filippo di Lorenzo, 35 anni, architetto, in un viaggio di studio ad Amsterdam, ha una folograzione le patitatine fritte: le trova sublimi e decide di portarle a Napoli:
«Le patatine olandesi erano diventate il mio chiodo fisso. Nel 2010, ho deciso di creare un’insegna che avesse un sapore internazionale, Chipstar, e un format di botteghe di frittura da lanciare in Italia».
Per riuscire a realizzare la sua idea, fa sette viaggi in Olanda, acquista friggitrici potenti, introvabili in Italia e fa una ricerca dei migliori fornitori di patate. Dopodiché individua una location a Napoli per farsi conoscere:
«Perché il negozio si sostenesse, bisognava incassare almeno 350 euro al giorno. Ce l’abbiamo fatta, il prodotto ha avviato il passaparola: nel primo mese c’erano file di 80 persone a tutti gli orari. Siamo in grado di friggere 20 kg di patatine ogni due minuti».
Oggi ha dieci negozi e proverà a uscire dalla Campania per far conoscere il suo progetto a Roma, Bologna e Milano. Per avviare il primo negozio ha investito 150mila euro (le friggitrici sono molto costose). Ma nei primi mesi di attività ha fatturato già 400mila euro:
Non ci credeva nessuno, soprattutto i miei familiari. Ma, parlando del mio progetto, ho trovato due soci finanziatori e mi hanno dato carta bianca».
Il successo dell’iniziativa ha spinto Filippo a condividere il suo progetto in affiliazione: «All’inizio ero un po’ nervoso. Poi ho capito che le persone non vogliono avviare una semplice friggitoria di patate fritte, ma vogliono proprio Chipstar: capiscono che dietro al marchio c’è un lavoro serio di ricerca sulle apparecchiature, sul packaging…».
Chi si affilia investe 200mila euro per allestire un negozio chiavi in mano e i fatturati mensili prospettati sono tra i 75mila e 100mila euro:
«La lezione più grande che ho capito è che per risolvere problemi specifici, bisogna rivolgersi a persone specializzate: per esempio, un tecnologo alimentare. E che in team si trovano sempre le soluzioni migliori».
INFO: http://www.chipstar.nl/
Redazione