Attraverso il lago di Garda (in piedi su una tavola) e ritrovo fiducia

Di
18 Settembre 2014

«Caro Millionaire andiamo nella stessa direzione e vorrei trovarvi al mio arrivo» ci scrive sulla nostra pagina Facebook Antonio Valente, 32 anni, per parlarci della sua storia e della sua impresa.

Agente di commercio nel settore arredo bagno, realizza il suo sogno: attraversare da sponda a sponda il lago di Garda con il Sup (acronimo di stand up paddle), sport in cui si rema in piedi su una tavola da surf.

Ben cinquantadue chilometri percorsi con determinazione e sacrificio in 11 ore:

Ero in un periodo burrascoso della mia vita. Avevo perso il sorriso. La crisi nel settore dove lavoro… volevo reinventarmi, dimostrare a me stesso che non avevo limiti, che ce la potevo fare. Che tutto è possibile se a spingerti è la volontà».

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Per realizzare l’impresa, Antonio, che su un Sup non era mai salito, contatta il campione italiano della disciplina, Jacopo Bugatti (ha attraversato l’Adriatico per 122 km, ndr) e un personal trainer di atleti, Simone Serrecchia:

Mi hanno detto entrambi che era impossibile prepararsi per un’impresa titanica, in meno di tre mesi. Ce ne volevano almeno otto per provare. Ma io ho insistito: più mi dicevano di desistere più mi caricavo. Dovevo farcela».

Tre mesi di (duro) allenamento. Antonio si sveglia alle cinque di mattina e va a dormire a mezzanotte. Si allena e lavora allo stesso tempo. Intanto, prepara l’evento: cerca sponsor (alla fine ne trova una ventina), ottiene l’appoggio della Lega navale italiana. Ma poi un ostacolo che sembra mettere fine al suo sogno:

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Il 27 agosto (15 giorni prima dell’evento) cado e mi spezzo una costola. In ospedale i medici mi dicono che dovevo rinunciare, ma non potevo farlo!».

Imbottito di antidolorifici, il 13 settembre, inizia la traversata, affiancato da suo padre e da sua figlia:

Avevo i crampi alle mani. Ma non potevo fermarmi. Lo stavo facendo per me e soprattutto per i miei due figli. Volevo essere un esempio per loro. Che dicessero: “Quello è mio padre, è lui che ha fatto questo”».

Nei giorni successivi, la sua impresa viene rilanciata dai giornali. Antonio Rossi, ex canoista e campione olimpico, posta una foto di Antonio sulla sua pagina Facebook, insieme alla foto di Valentino Rossi, due modelli a cui ispirarsi.

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Dopo l’impresa e nei giorni successivi ero felice. Ma ora inizio a sentire il bisogno di nuove avventure. Ho contattato il mio coach e stiamo progettando una nuova gara. Non so quale sarà. Ma l’affronterò con lo stesso spirito».

INFO: http://on.fb.me/1uTHxmA

Giancarlo Donadio

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