Viaggio nel mondo del crowdfunding – parte prima

Di
Silvia Messa
14 Novembre 2012

Crowdfunding: letteralmente, finanziamento da parte della folla. Un modo innovativo per chi ha un progetto, un’idea d’impresa, un’attività no profit per raccogliere soldi che difficilmente troverebbe altrove. Chi vuole può rivolgersi a una piattaforma di crowdunfing, presentare il proprio progetto e farsi finanziare da persone “normali”, che decidono di crederci e contribuire. Chi vuole può donare una quota, anche minima. Una sorta di democratizzazione del finanziamento.

Ma il crowdfunding è solo un modo per far soldi online? Non esattamente.

Per farci spiegare la reale portata di questo fenomeno e le sue potenzialità in Italia, abbiamo contattato i fondatori di tre piattaforme di crowdfunding: Nicola Lencioni, di Eppela (http://www.eppela.com/), Giovanni Gulino di MusicRaiser (http://www.musicraiser.com) e Claudio Bedino di Starteed (http://www.starteed.com/).

Che cos’è il crowdfunding

La crisi si è letteralmente mangiata il credito verso le famiglie e le imprese. Basta leggere un dato per avere il polso della situazione: secondo il Centro studi Unimpresa, tra settembre 2011 e agosto 2012 i finanziamenti delle banche verso le imprese sono calati di 32,7 miliardi di euro.

Quando chiediamo a Nicola Lencioni di spiegarci il perché della nascita di Eppela racconta:

Il nostro è un gruppo che si occupa di comunicazione. Molte aziende con cui avevamo rapporti avevano difficoltà a trovare finanziamenti. Il problema più grave del Paese è proprio il credit crunch: non si riescono a raccogliere nemmeno poche migliaia di euro per le piccole StartUp. Già vent’anni fa, quando ero un giovane imprenditore, l’accesso al credito era molto complicato. Ecco che è nata quest’idea: perché non offrire lo strumento del crowdfunding anche in Italia? Le prime esperienze di successo arrivavano dagli Stati Uniti.

Stesso discorso, vale anche per MusicRaiser, progetto interamente dedicato agli operatori del settore musicale:

[blockquote align=”center” variation=”purple”]Oggi c’è una forte domanda da parte di tutti gli operatori del settore che non trova la benché minima offerta. Il settore discografico è in grossa difficoltà da 15 anni a questa parte. Una difficoltà che si è acuita con il tempo: nell’ultimo periodo, le offerte che arrivano dalle major, sono le stesse che le etichette indipendenti proponevano pochi anni fa.

Le case discografiche più grandi investono solo in nomi già molto affermati. In questo contesto, trovare fondi per avviare la propria carriera diventa molto difficile[/blockquote]

spiega Giovanni Gulino, fondatore del progetto e frontman del gruppo musicale Marta sui Tubi.

Oltre a un modo innovativo per raccogliere fondi, il crowdfunding è una possibilità per “testare” in qualche modo la propria idea, il proprio prodotto: capire se è valido, se può avere un numero di consumatori adeguato. È un concetto che Claudio Bedino riassume in due parole, “Validazione sociale”:

Ciò che contraddistingue il crowdfunding è soprattutto la possibilità di fare una ricerca di mercato gratuita del proprio prodotto. Si tratta di una vera e propria validazione sociale delle idee: è innanzitutto la valutazione più equa possibile del progetto, uno strumento per capire se ha possibilità di riuscita. Con la validazione sociale che il crowdfunding offre, c’è un feedback sul reale utilizzatore del prodotto: il crowd, la folla.

In un certo senso, il crowdfunding offre la possibilità di apparire “più forti” anche agli occhi dei futuri investitori: se il progetto ha avuto già una forte spinta da un numero di persone importante, potrebbe spingere un investitore “istituzionale” a convincersi della bontà dell’impresa.

Il crowdfunding è uno strumento democratico: un investitore istituzionale potrebbe non essere esperto di un settore e non aver capito l’idea,

se invece hai fatto tutto quanto in tuo potere per pubblicizzarlo – prosegue Bedino – e nonostante questo hai ricevuto dei no da un gran numero di persone, vuol dire che qualcosa nel progetto non funziona.

 

Per proseguire con la seconda parte del reportage [button link=”http://millionaire.it/blog/viaggio-nel-mondo-del-crowdfunding-parte-seconda” size=”small” variation=”blue” bgColor=”#0808d4″ textColor=”#ffffff”]clicca qui[/button]

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