Cash mob: come salvare un negozio dal fallimento

Di
Redazione Millionaire
19 Settembre 2013

Ritrovarsi tutti insieme e fare acquisti in un piccolo negozio per salvarlo dal fallimento. Si chiama Cash mob la festa salva negozi che è arrivata anche nel nostro Paese.

I vantaggi? Innanzitutto, per il negoziante che può incassare cifre anche interessanti (negli Usa, in tre ore, si arriva a 8-9mila dollari) e farsi conoscere da futuri clienti. Non è una soluzione, ma di sicuro una boccata d’ossigeno. E per gli organizzatori e invitati che possono divertirsi, socializzare e incontrare negozi con prodotti di qualità (bio, a km zero…).

Dove nasce? In America grazie all’idea del blogger Cristopher Smith a Buffalo, nell’agosto del 2011. Mentre il primo Cash mob viene lanciato da Andrew Samtoy per salvare un negozio di quartiere di Cleveland. Da quel successo Samtoy ha lanciato un blog per dare anima al movimento.

In Italia? Il primo Cash mob da noi è stato organizzato a Milano, nell’aprile 2012 da Luca Valzania, professionista di marketing online, per salvare dal fallimento la libreria Equilibri.

Da lì sono state lanciate altre iniziative come quelle del Gruppo di acquisto solidale Pane e Rose, che ha organizzato eventi per sostenere lo Spazio Ekrù, negozio specializzato in cotone e abiti sostenibili e per aiutare piccole librerie:

Abbiamo lanciato Cash mob per aiutare quelle librerie che lottano con la politica aggressiva di sconti delle grandi catene. A ogni evento, sono arrivate circa 100 persone» spiega a Millionaire Silviana Loffredo del consiglio direttivo del Gas.

Ti interessa il Cash mob? Se vuoi saperne di più leggi l’articolo di Silvia Messa su Millionaire di luglio/agosto 2013.

Redazione

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