Come guadagno con i buoni sconto

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25 Febbraio 2015

Da una pagina Facebook a un’azienda che dà lavoro a quattro persone. Valentino Marangi ha 24 anni, sta per laurearsi a Bologna in Informatica per il management e la sua tesi verterà sulla sua impresa: si chiama CheBuoni.it ed è un aggregatore di premi, buoni sconto, campioni omaggio: «A 11 anni ho iniziato a fare i primi siti Web. La passione me l’ha trasmessa mio padre. A 16 anni ho creato un programma che è stato scaricato milioni di volte, si chiamava Msn Repair e serviva a riparare gli errori della chat di Msn. Con quel programmino mi sono pagato l’Università e i viaggi. L’idea del sito mi è venuta perché volevo capire il potenziale di una pagina Facebook. Ho iniziato a raccogliere omaggi, concorsi, premi, buoni sconto. La risposta era buona, la pagina cresceva. Allora ho realizzato il sito» racconta Valentino.

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Le cose all’inizio non sono facili. Gli utenti crescono con un passaparola naturale (oggi la pagina ha oltre 70mila fan), ma Valentino non sa come monetizzare: «Ho comprato un dominio con 10 euro. Credevo nell’idea e ho provato a partecipare a competizioni per startup senza successo. Intanto, continuavo a lavorare come consulente di marketing per affrontare le spese quotidiane. A un certo punto ho deciso di puntare tutto sull’idea. Mi sono preso una pausa e ho portato alcune modifiche al progetto. Le prime aziende hanno iniziato a contattarmi per inserire annunci. Sono arrivati anche i primi soldi. Ho preso un ufficio a Bologna».

Oggi il sito contiene 2mila annunci. Come guadagna? «Le aziende che hanno offerte pagano per avere per dare più visibilità alle loro iniziative. Gli spazi hanno un costo vario e dipende dal singolo accordo con l’azienda. Facciamo anche campagne di email marketing sui nostri 180mila iscritti. Un algoritmo di mia invenzione permette agli utenti di conoscere le promozioni più popolari ed evitare quelle meno vantaggiose. Le segnalazioni ci vengono inviate dagli stessi utenti. Nostri collaboratori le filtrano e le cercano. Man mano che il sito cresce, poi sono le aziende a proporsi direttamente».

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Sito e pagina sono cresciuti inizialmente con il passaparola, ora Valentino reinveste nella comunicazione: «Dai qualcosa di utile e gli utenti ti seguono. È iniziato tutto così. All’inizio è dura, ho lavorato anche 12 ore al giorno. Poi ho dovuto fare una scelta. Per riuscire bisogna dedicarsi al 100% al progetto. A chi vuole fare un business sul Web consiglio di fare prima molta esperienza su come funzionano le cose online, aprire un blog personale e diverse pagine social per studiare il comportamento degli utenti. Molti startupper falliscono proprio per la scarsa conoscenza che hanno delle dinamiche di Internet».

INFO: http://chebuoni.it/

Giancarlo Donadio

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