Come raccogliamo 400mila euro con il business delle ripetizioni

Di
Redazione Millionaire
6 Marzo 2015

Tre giovani studenti universitari inventano un servizio online che mette in contatto tutor che offrono ripetizioni per esami universitari con studenti. Si chiama Tutored, in due mesi e mezzo, può contare su 10mila utenti registrati e ha ottenuto un finanziamento di 400mila euro.

«Tutto è iniziato a Innovaction Lab (progetto che aiuta gli studenti universitari a realizzare startup, ne parliamo qui). Dovevamo presentare un progetto e non avevamo ancora idea di cosa avremmo potuto proporre. Allora abbiamo pensato alle nostre esigenze di studenti, al bisogno di avere supporto e di individuare tutor sempre più specifici, rispetto a corso di laurea e università. Studenti o ex studenti che hanno già fatto quell’esame, conoscono il professore e le domande che andrà a fare, e possono essere di supporto a chi deve affrontare la stessa situazione» racconta Gabriele Giugliano, 23 anni, laureando in marketing e comunicazione. Cofounder del progetto insieme a Nicolò Bardi, 21 anni, e Martina Mattone, 26.

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«Abbiamo fatto il pitch per presentarla, ma i presenti ci hanno riso in faccia, pensavamo che la nostra idea fosse troppo banale e non potesse monetizzare. Allora abbiamo creato una pagina Facebook e invitato amici che davano ripetizioni e studenti. Ai primi abbiamo chiesto: “Sareste disposti a spendere 5 euro al mese per avere una vetrina per guadagnare di più”. Cento hanno accettato di aiutarci. Nel secondo pitch di presentazione, abbiamo dimostrato che quell’idea “stupida” era già riuscita a fatturare, senza avere nemmeno un sito».

L’idea inizia a convincere gli investitori. Gabriele e il suo team vengono incubati da Luiss Enlabs e ottengono i primi 60mila euro di finanziamento (LVenture e Club Italia Investimenti 2). Con i primi soldi assumono collaboratori, oggi sono in 12, lanciano la versione beta, iniziano a presentare l’idea nelle università, la promuovono su Google e sui Social. I risultati iniziano ad arrivare e espandono il servizio (presente in cinque città, Torino, Milano, Pavia, Firenze, Roma): «I tutor pagano un abbonamento mensile di 12 euro. A maggio inseriremo la possibilità di fare lezioni online tramite video e le transazioni avverranno direttamente sulla piattaforma».

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Altri investitori notano l’idea e decidono di mettere sul piatto 400mila euro, oltre a LVenture e Club Italia Investimenti 2, Club Digitale, Telematica finanziaria, 272 holding, Msm Group, Replanet: «Con questi soldi lanceremo l’App e inizieremo l’espansione in Europa, partendo da Berlino».

 Ecco i consigli di Gabriele agli startupper

1. Impara a fare rinunce. «Lo startupper vive praticamente in ufficio. Se non sei disposto a fare rinunce e sacrifici, lascia perdere».

2. Non cercare l’idea troppo lontano. «Noi siamo partiti da noi stessi, dai nostri bisogni come studenti universitari. Da un ambiente e un target di riferimento che conosciamo bene negli interessi e bisogni».

3. L’importanza del team. «Non guardare solo alle competenze che si possono acquisire con il tempo. Valuta nel formare la tua squadra, la voglia irrefrenabile che hanno di inventare qualcosa. E realizzarlo».

4. Le metriche per sperare in investimenti. «Gli investitori prendonoin considerazione come elementi di sicuro la tua bella storia e il team che hai costruito. Ma se non fai numeri, non vai da nessuna parte. Mostra che sei riuscito o riuscirai a fatturare nel più breve tempo possibile».

INFO: http://www.tutored.it/

Giancarlo Donadio

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