Come raccogliere soldi su Kickstarter? Te lo spiego io!

Di
25 Novembre 2014

Una camicia senza bottoni che adopera un sistema di chiusura con magneti: è l’idea di Salvatore Fonzo, 38enne napoletano: «Quando vivevo con mia madre, prendevo le camicie dall’armadio e dovevo aprire tutti i bottoni per indossarle, sprecando tempo che non avevo, visto che ero sempre di corsa. Poi i bottoni spesso si rompevano e bisognava ricucirli. Per non parlare dei grattacapi che creano quando bisogna stirare le camicie.  Allora ho pensato a una soluzione diversa per evitare tutti questi problemi. Inizialmente ho provato con il velcro, ma non ha funzionato. Poi ho spostato la mia attenzione sui magneti e ho iniziato a fare ricerca» racconta Salvatore a Millionaire.

Mshirt_Square_ prodotto_YouareU_Magnetic_Wear

 

Laureato in statistica ha lavorato come direttore di un negozio di animali e nel ramo assicurativo, prima di lanciare la sua idea nell’abbigliamento: «Ho parlato con mia moglie, Liliya Kolesnikova, e lei ha creduto fin da subito nel progetto. Allora ho formato un team riunendo ex colleghi all’università. Oggi siamo in cinque (tra esperti di marketing (Antonio Prisco), di gestione (Fabio Decimo) e di amministrazione (Alessandra Pone)».

Foto_team_Sostenitori

Per dare visibilità alla sua camicia, partecipa a bandi e competizioni per idee innovative. Tra questi, “From Vesuvio to Silicon Valley” che gli offre l’opportunità di volare a San Francisco per formarsi alla scuola di Mind the Bridge: «Lì abbiamo iniziato a vedere le cose in modo diverso. L’idea era di lanciare il prodotto sul mercato come qualsiasi altro brand, ma avremmo dovuto investire un bel po’ di soldi per il lancio, la distribuzione nei negozi… Ma c’era il crowdfunding, allora ho provato. Mi ha aiutato Shawn Kraft, un imprenditore americano nella ristorazione con la passione dell’Italia».

Salvatore e il team impiegano un anno per lanciare la campagna. Studiano gli altri progetti nell’abbigliamento che hanno avuto successo sulla piattaforma, presentano l’idea ad amici e familiari, organizzano due eventi (uno a Napoli, l’altro a San Pietroburgo, città natale della moglie di Salvatore) per creare adesioni intorno al progetto: «Abbiamo lanciato la campagna qualche giorno fa. L’obiettivo fissato era di 15mila dollari. In pochi giorni ne abbiamo raccolti 18mila. E mancano ancora 36 giorni alla fine».

Il brand, You Are U, sarà lanciato sul mercato a fine febbraio. Il costo di una camicia si aggira intorno ai 100 euro. Il suo progetto è tra i finalisti del premio Marzotto, nella sezione Unicredit Start Lab.

camicia

 Ecco i suoi consigli su come realizzare una campagna su Kickstarter.

1. Se il progetto non è innovativo, Kickstarter non è la soluzione giusta: «I vantaggi di Kickstarter sono la presenza di un pubblico che ha un potere di acquisto più alto, rispetto agli italiani, che è più abituato a comprare online e a finanziare startup. In Italia, si è più propensi a finanziare progetti con finalità sociali. Ciò premesso, su Kickstarter funzionano solo progetti innovativi: sono quelli di cui gli utenti sono alla ricerca quando si collegano sulla piattaforma».
2. Pianifica e studia, prima del lancio: «Su Kickstarter va fatta una vera e propria campagna di marketing. Bisogna studiarla bene e prepararsi prima del lancio. Alcuni dicono due mesi prima bastano, noi abbiamo impiegato un anno nello studio degli altri progetti che hanno avuto successo nel settore, nell’organizzare eventi per creare un pubblico, e nel comunicare il progetto online e sui social. Inizia dagli amici e dai familiari».
3. Video e descrizione sono fondamentali: «Se li sbagli, fallisci. Il video deve raccontare la tua storia personale, del tuo prodotto e del tuo team. Lo story telling è alla base, un buon racconto ha una possibilità più alta di successo. Devi appassionare, entusiasmare. In fondo, stai chiedendo soldi a delle persone per un progetto che non riguarda la loro vita. Devi coinvolgerli. Nella descrizione evita spiegazioni troppo tecniche e dosa un po’ di ironia: nella campagna, per esempio, scriviamo che se usi le nostre camicie potrai utilizzare il tempo risparmiato per fare del bene al mondo».

4. Pronto a cambiare se le cose vanno male o troppo bene: «Abbiamo lanciato da poco la campagna e anche se l’obiettivo è stato raggiunto, ci siamo resi conto anche delle cose che potevamo fare e non avevamo fatto. Ora mancano 36 giorni e investiremo sui Social e su Google per aumentare la visibilità. Insomma, sii pronto a cambiare le cose in corsa e crea un team capace di farlo».

INFO: https://www.kickstarter.com/projects/1118628188/m-shirt-first-dress-shirt-that-closes-itself

http://www.youareu.it/

 

Giancarlo Donadio

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