Fatti un business con le tue mani!

Di
Redazione Millionaire
12 Settembre 2012

A New York c’è già una fiera da qualche anno.  Anche in Egitto  organizzano un evento nel mese di ottobre. E come promette “The Economist”, il fenomeno si espanderà presto in tutto il mondo.

Sto parlando dei “makers” o, per capirci meglio, di coloro che scelgono di ricorrere all’autoproduzione per iniziare la propria attività imprenditoriale. In America hanno dato vita ad un vero e proprio movimento che unisce chi si dedica all’autoproduzione di vestiti, a chi si occupa di coltivare verdure nel suo orto domestico, a chi crea nuovi strumenti elettronici, assemblando vecchi hardware.

Un business che è la risposta a due esigenze del nostro tempo. La prima è la ricerca di un lavoro, per fronteggiare una delle peggiori crisi di occupazione del mondo occidentale. L’altra di natura psicologica. Immersi in una realtà in cui tutto è digitale, l’autoproduzione è, infatti, la reazione dell’anima artigiana dell’uomo, del suo bisogno di realizzare qualcosa con le proprie mani. Tante le sfide per chi decide di immergersi in questo campo.  Sulle spalle di chi autoproduce, infatti, pesano tutte le fasi della produzione: dall’ideazione, alla realizzazione pratica fino alla distribuzione.

Prima sfida: come finanzio la mia idea?

La quasi totalità di chi autoproduce, per finanziare la sua idea ricorre a risparmi personali.  Nella speranza che il successo di un’iniziativa attiri l’attenzione degli investitori e, soprattutto, delle banche.

Seconda sfida: come distribuisco il mio prodotto?

Questo è senza dubbio l’ostacolo maggiore. Tanto che si può dire che è proprio questa fase il vero banco di prova per l’autoproduttore. Puoi avere tra le mani il prodottomigliore del mondo ma se non trovi il modo per raggiungere i tuoi utenti non vai da nessuna parte!

 La svolta si chiama Web

La rivoluzione è rappresentata da Internet e dai social media. Qui si aprono possibilità infinite per instaurare un contatto diretto con il consumatore. Anche se la Rete è un oceano e bisogna saperci navigare!

Una storia di chi ce l’ha fatta

I casi di chi ce l’ha fatta sono tanti. Soprattutto tra le donne che sembrano essere quelle che meglio si sono adattate a questa tipologia di business.

Come ci insegna la storia di Camilla Vinciguerra, fashion designer, che è partita proprio da una forma di autoproduzione fino a meritarsi uno spazio all’interno di prestigiose riviste di moda.

Siamo andati a farle qualche domandaper conoscere dalla sua voce la sua esperienza.

Fare affari nel mondo della moda, un settore così esclusivo ed elitario, non è certamente semplice. Lei come ci è riuscita? Non farsi scoraggiare dal cinismo degli altri, essere instancabile nel cercare soluzioni alternative davanti alle porte chiuse.

La carriera di Camilla Vinciguerra in pillole:

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  • A sette anni ha iniziato a prodursi da sola i vestiti
  • Ha studiato Fashion design alla Marangoni
  • Stage nelle Maison di Moda
  • Inizia  a fare vestiti per lei, le sue amiche, le loro mamme
  • Crea il sito www.camillavinciguerra.com
  • Usa il passaparola e la Rete come veicoli principali di promozione
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 Giancarlo Donadio

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