Hanno conquistato il mercato e stanno creando nuovi lavori: stiamo parlando dei droni, gli aerei telecomandati a distanza di diverse dimensioni.
Usati per controllare eventuali danni sulle sommità degli edifici o impianti fotovoltaici, gestire la sorveglianza di spazi industriali o impianti pubblici, saranno sempre di più usati a scopi commerciali. Amazon, per esempio, li sta sperimentando per consegnare i suoi prodotti dal magazzino direttamente al domicilio dei clienti (leggi qui). Mentre Facebook ha acquistato un’azienda (la Titan Aerospace) per usare i droni come satelliti per portare Internet nelle aree del mondo in cui non è ancora disponibile.
Gli sbocchi professionali per chi impara a pilotarli sono, pertanto, innumerevoli. L’argomento è caldo, tanto che l’Enac (Ente nazionale aviazione civile) organizzerà corsi di addestramento e domani, 30 aprile, varerà il nuovo regolamento per un corretto uso dei dispositivi.
Un’occasione per imparare a utilizzarli viene oggi dal FabLab di Milano con un corso formativo di due giorni (50 euro per 5 lezioni) in cui imparare l’abc:
«Nel corso insegniamo come vola un drone, come atterra, fino a come costruirne uno» spiega a Millionaire, Massimo Temporelli, 40 anni, presidente di FabLab Milano. L’abbiamo intervistato su Millionaire in edicola. Ecco cosa ci ha raccontato.
Quali opportunità di lavoro ha un pilota?
Oltre a sostituire servizi come quelli di recapito postale, con un drone è possibile compiere riprese finora possibili solo a bordo di elicottero: facile ipotizzare lo sviluppo dell’attività a supporto di altri professionisti, dagli avvocati ai fotografi».
Quanto si guadagna?
In genere il pilota possiede un drone (costo da 300 a 10mila euro) e propone un servizio completo. Prezzi da 200 euro l’uscita più 100/150 euro per l’affitto del drone».
INFO: http://www.fablabmilano.it/
Redazione