È riuscito nell’impresa di vendere la sua startup a Facebook per una cifra che non è stata svelata. Ma che certamente conterrà molti zeri.
Andrea Vaccari, 30 anni, veronese, è la mente di Glancee, app che aiuta persone con interessi simili a incontrarsi durante eventi o serate in locali:
Ho girato per sei anni in varie città degli Stati Uniti e, a ogni spostamento dovevo ricostruire il mio cerchio d’amicizie. Una sera, con l’iPhone in mano, ho cercato un’App per scoprire se a un evento o un locale ci fosse qualcuno che conoscevo o con interessi simili ai miei. Un’App così non esisteva, così ho deciso di costruirla» spiega Andrea.
Dall’idea passa alla progettazione: cinque mesi in uno scantinato con tre amici, tra cui Alberto Tretti, il cofondatore. Investono 100mila euro e perfezionano il prodotto studiando la concorrenza.
La svolta arriva inattesa qualche mese dopo: su TechCrunch, uno dei blog più influenti della Silicon Valley, si parla di un prodotto simile, con importanti finanziatori alle spalle, ma non si menziona Glancee.
È allora che Andrea scrive un commento furioso che diventa virale. il giornalista se ne accorge e cerca di saperne di più. Ne esce una storia che non passa inosservata.
Tra i lettori Mark Zuckerberg che vuole incontrarlo:
Il primo appuntamento con Mark Zuckerberg è stato come uscire a cena la prima volta con una persona e accorgersi subito che c’è sintonia».
Oggi lavora nel quartiere generale del social network a Menlo Park come Product Manager, coordina un team di 10 ingegneri. Ha un contratto d’oro ricco di benefit e sta studiando un progetto nuovo che Facebook lancerà nei prossimi mesi:
Quando arrivi in Silicon Valley non sei nessuno. C’è una competizione enorme. Reti di conoscenze di cui non fai parte. Più di tutto, è importante essere umili, bussare a tutte le porte e stare focused. Come fa Mark, che a oggi guida una golf e rimane personalmente coinvolto su ogni prodotto sviluppato a Facebook».
INFO: http://andreavaccari.com/
Eleonora Chioda