A Oulu, le startup fanno i loro pitch a mollo nella banchisa polare. E trovano investitori
“Un buco nel ghiaccio.
Il tuo pitch (discorso).
Audience globale.
Il tuo team è pronto per fare un buco nel ghiaccio a livello mondiale?”
È l’invito agli startupper lanciato dal Polar bear pitching, l’evento organizzati a Oulu, in Finlandia.
Di fatto, i giovani imprenditori “rompono il ghiaccio” con gli inventori e i media. Letteralmente, dato che sono immersi in una piscina gelida, scavata nella banchisa polare.
Chissà se il sacro fuoco dell’impresa riesce a infiammare i coraggiosi startupper, consentendo loro di comunicare il valore e la forza della loro idea, anche in condizioni estreme?
L’evento
L’ultima edizione del Polar bear pitching si è tenuta il 10-11 febbraio. L’originalità dell’evento ha attirato prepotentemente l’attenzione di stampa, radio, televisioni e web. Una vetrina divertente (ma gelida) per 20 nuove imprese promettenti, che si sono affacciate in 60 paesi, grazie ai media. Oltre il 60 % delle start-up che si sono presentate dal buco di ghiaccio sono state finanziate.
Per chi proprio non ce la fa a parlare mentre batte i denti, sono organizzate altre occasioni di presentazione o socializzazione, come il Midnight Pitch Fest, a Giugno.
La nuova vita di Oulu
Oulu ha rischiato grosso, dopo la chiusura del centro di ricerca e sviluppo Nokia. Ma la città, 200mila abitanti e 10mila impiegati nel settore hi-tech, ha saputo trasformarsi in un incubatore per imprese tecnologiche. Ha creato una specie di Silicon Valley polare, un’ecosistema che conta già 400 startup, che si scambiano professionisti, trovano al volo sviluppatori, ingegneri, tecnici, per concretizzare le loro idee, prodotti e servizi. L’Università locale ha inaugurato una delle prime reti 5G del mondo.
INFO: polarbearpitching.com
