In un incubatore sono partiti Google, Facebook, Skype… Luoghi di tutoraggio e finanziamento, spuntano in tutta Italia. Accolgono team promettenti e li aiutano a partire. Se l’attività decolla, ci guadagnano tutti, l’imprenditore e l’incubatore. Ecco cinque cose da sapere per entrarci…
1. Quali i primi passi da fare?
«Devi avere un team valido, un’idea con sbocchi di mercato e un vantaggio competitivo» spiega Andrea Prencisvalle, responsabile della selezione progetti e investimenti dell’incubatore veneto H-farm: «Prima di presentarti, fai un check: a) Verifica il gruppo di lavoro: devono esserci capacità e competenze per portare avanti il progetto. b) Studia il mercato: esistono sbocchi per il prodotto che stai pensando? Ci sono possibili clienti? c) Qual è il tuo vantaggio rispetto alla concorrenza?».
2) Quali sono le barriere all’ingresso?
«Sono varie: prove, bandi, colloqui. H-Farm lancia una call tramite il sito accedi a una piattaforma dove compili un form e carichi il progetto: curriculum, dati, immagini, brevi descrizioni, sintetiche ma precise, presentazione. La selezione è severa: uno su mille ce la fa».
3) Che documenti devo presentare?
«Curriculum,con prove concrete delle esperienze acquisite. Offri analisi di mercato, serie e dettagliate. Dimostra di conoscere i competitor. Traccia una road map, ossia le tappe del percorso che immagini per realizzare la tua idea. Esponi il business model e le necessità finanziarie, ma anche le ipotesi di redditività, con una bozza di business plan. Dimostra competenza e capacità di pianificazione».
4) C’è una mossa vincente?
Proponi una demo, se per esempio hai creato un’applicazione o un sito. Porta un prototipo; fa sempre effetto, dimostra che l’iter per realizzare il progetto, l’hai già affrontata. Un esempio? Mostra il tuo prototipo di stampante 3D, realizzato in casa e finanziato con un’operazione di crowdfunding. Se ci sono investitori spontanei, esiste già un mercato interessato».
5. Quanto costa essere incubati?
«Nei tre mesi dell’acceleratore, la tua impresa non paga servizi o consulenze. Cede in cambio una quota del capitale sociale (10% che corrisponde a circa 50mila euro, corrispettivo dei servizi offerti). Se resti per la fase successiva di networking (ricerca finanziamenti e partner), puoi avere da H-Farm un finanziamento di 15mila euro. Se la tua startup ha una bassa maturità e hai bisogno di aiuto e consulenza in più, l’incubatore può chiederti un’ulteriore quota del 10%»
Redazione
(Fonte foto H-Farm)