Vuoi vendere cibo online? 6 dritte per iniziare!

Di
Redazione Millionaire
10 Dicembre 2015

Un giro d’affari di 500 milioni di euro, una crescita del 27% del comparto alimentare online rispetto al 2014 (Fonte Osservatori e-commerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano).

Daniele Rutigliano, autore del libro E-commerce vincente (Hoepli) e fondatore dell’agenzia Aproweb.it, svela a Millionaire 6 dritte per chi vuole vendere cibo online.

1) Verifica se hai i requisiti

L’imprenditore, oltre a essere in possesso dei requisiti morali previsti dalla Legge italiana (assenza di condanne), deve possedere almeno uno dei seguenti requisiti professionali:
› Aver frequentato un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti (prezzo medio di un corso, 650 euro).
› Avere prestato la propria opera, per almeno due anni, nel quinquennio precedente, presso imprese del settore alimentare.
› Essere in possesso di diploma o laurea purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti.

Per approfondimenti si rimanda all’Art. 71, comma 6 del Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e alle leggi comunali della sede della propria attività. Infine è obbligatorio possedere anche un manuale HACCP di autocontrollo alimentare da mettere a disposizione per eventuali controlli dell’Asl (art. 6 D.Lgs 193/2007).

2) Presenta i prodotti al meglio

Per l’e-commerce online sono indispensabili i seguenti dati: l’elenco di tutti i prodotti, fotografi e professionali e di alta qualità, prezzi fissi e non variabili per peso, peso medio di ogni singolo prodotto per il calcolo della spedizione, indicatore della disponibilità della merce in tempo reale.

3) Scegli il corriere
In Italia sono pochi i corrieri che spediscono prodotti alimentari deperibili. Si segnalano: Dhl,Mail Boxes Etc, Sda, Tnt e Ups. Per spedire l’alimentare sono necessari contenitori in materiale isolante espanso (es. polistirolo o materiale analogo) che presentino uno spessore compreso tre 4 e 6 cm, all’interno dei quali inserire il prodotto.

4) Fatti conoscere
Per i prodotti tipici la strategia sui motori di ricerca (Sem) è alquanto complessa e costosa,in quanto ci sono termini troppo locali. Megliousare Google Shopping e i social come Facebook.

5) Fai due conti
Per farcela? Dipende dagli accordi commerciali con i produttori. Tuttavia, poiché i costi finali dei prodotti tendenzialmente sono bassi, i guadagni saranno in proporzione altrettanto bassi. Per questo è necessario fare tantissime vendite/fatturato per avere guadagni consistenti.

6) Diritto di recesso

Non è valido per “la fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente” e per “la fornitura di beni sigillati che non si prestano a essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti.

INFO: http://aproweb.it/

Redazione

(Fonte foto utente Flickr, Robbert Noordzij, https://www.flickr.com/photos/robbertjnoordzij/)

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