Aprire un caffè alla moda, un locale che è anche un casinò, un’agenzia di servizi per chi guida. Oppure puntare sul benessere, i bambini, lo sport. Ecco 15 opportunità “chiavi in mano”. Così mettersi in proprio è un’avventura più facile
La ventesima edizione del Salone del franchising di Milano ha chiuso i battenti. Tempo di bilanci e di osservazioni critiche, per un evento che ha attirato 24 mila visitatori, interessati alla formula commerciale che genera in Italia un giro d’affari di 18 miliardi di euro e coinvolge oltre 45 mila affiliati e quasi 120 mila addetti (dati Assofranchising). All’interno della nuova Fiera a Rho-Pero (MI), la distribuzione degli stand è buona: tutti gli espositori su un solo piano, con i franchisor al centro e chi si occupa di trade (allestimento negozi, illuminazione, insegne, franchising industriali) nei corridoi laterali. Il colpo d’occhio rivela qualche costante, come gli stand di chi sviluppa reti, in rappresentanza dei marchi clienti (Reno, Dif, Quadrante, Sf&ra, Wr Consulting…) e l’aggregazione di franchisor Usa sotto l’egida del Consolato Americano (www.buyusa.it). Si fa notare la coraggiosa avanguardia cinese, con un ministand di presentazione della Shanghai International franchise Exhibition, che si terrà in Cina il 25-27 agosto 2006 (www.chinafranchise.com).
Evidente l’assenza di grandi franchisor come McDonald’s, Blockbuster, Calzedonia. «Per un’azienda, partecipare a una fiera coincide con la fase di recruiting iniziale. I big utilizzano altri canali. Tuttavia la scelta di esserci da parte di un’insegna storica come Liolà conferma che molti credono ancora nella validità della fiera» spiega Luca Fumagalli, titolare della Dif. L’edizione di quest’anno dà a tutti una buona impressione. Commenta Fumagalli: «La definirei la fiera della ripartenza. La legge del 2004 comincia a fare pulizia delle formule distanti dalla logica del franchising (proposte di distribuzione o altro). Noto tentativi incoraggianti da reti di ristorazione: format francesi che tentano il mercato italiano e il made in Italy del Caffè di Roma. Ci sono anche opportunità interessanti, come Edicolè, negozio-edicola creato da Mondadori Franchising, azienda solida, con buone competenze di franchising. Ancora presenti insegne di videoteche e videonoleggi». Un po’ più critico Gennaro Aprea, consulente di management e marketing. Nel 1986 ha diretto il Centro Studi e formazione sul franchising di Milano, oggi si occupa di consulenza on line anche per Millionaire.it. «Poche le attività davvero innovative, ma alcune insegne al Salone hanno prospettive di successo. Qualche nome? Car on the road è un format italiano, che cavalca la necessità di servizi della nostra società. Danno consulenza per la compravendita di usato, garanzie nel tempo, tramite finanziario, aiuto nella burocrazia, presenza di professionisti in agenzia, manutenzione. Insomma: accentrano tutto ciò di cui un automobilista ha bisogno. Poi, cominciano ad apparire i franchising industriali, che all’estero sono una realtà. New Stone, per esempio, cerca affiliati per rivendere e installare elementi in pietra aggregata. Per il layout, colpisce Soap Village: presentazione innovativa, esposizione efficace».
Alcuni espositori hanno calamitato l’attenzione dei visitatori. Fra tutti, Sviluppo Italia. E non è un caso: è l’ente che eroga, per conto dello Stato, finanziamenti ai neo-imprenditori. Franchisee compresi. Ma la macchina funziona? Risponde Gianluca Fiorillo, responsabile Unità franchising di Sviluppo Italia: «Riceviamo circa 600 richieste di finanziamento l’anno. Il tasso di ammissione, è del 35-40%. Di fatto, circa 180-200 persone ogni anno possono partire in franchising, grazie a Sviluppo Italia. Per ora sono 230 le ammissioni, con 150 negozi avviati, soprattutto al Centro Sud. Purtroppo, al Nord le possibilità offerte da Sviluppo Italia, nelle zone coperte dagli obiettivi dei finanziamenti, sono ancora poco conosciute (www.sviluppoitalia.it). Le catene accreditate sono 23, altrettante in fase d’ingresso. Il nostro obiettivo è far crescere la qualità dei franchisor. Una catena dev’essere ben strutturata, con un know how, distribuzione rodata e punti vendita avviati, per entrare nel progetto. Le catene accreditate sono in prevalenza format di servizi, informatica e business center. Tra i nomi più forti? Mail Boxes Etc., Beghelli, Genius Point, Buffetti… Finora il denaro impegnato da Sviluppo Italia ammonta a 40 milioni di euro. Fra le reti in sviluppo, quelle commerciali, per la vendita di beni. Altre sono in difficoltà e cercano nel reclutamento la soluzione per la propria crescita. Ma non sta a Sviluppo Italia risolvere i guai dei franchisor: noi dobbiamo finanziare chi avvia l’attività in franchising» conclude Fiorillo.
Il caffè di Roma, business Espresso
Che cos’è. Un locale accogliente, dove gustare una tazza di espresso e rilassarsi assaggiando specialità a base di caffè, pasticceria, panini e piccoli piatti.
Punti di forza. L’insegna Il Caffè di Roma, nata in Spagna nel ’94 con l’obiettivo di diffondere il classico bar all’italiana, dal ’99 è di proprietà del Gruppo Lavazza, azienda leader di settore. Il primo locale pilota italiano risale al 2003: oggi sono attivi oltre 80 punti vendita. Il marchio è presente anche in Spagna, Portogallo, Francia e Singapore. Lavazza fornisce un know how di settore con un supporto concreto per ogni fase di attività: dalla progettazione iniziale all’analisi del conto economico. La superficie richiesta è di 80-100 mq.
Investimento. 1.800-1.900 euro al metro quadrato.
INFO: Massimo Gariglio, Lavazza Coffee Shops, tel. 011 2305060, m.gariglio@lavazza.it, lcs@lavazza.it, www.ilcaffediroma.com
BAD ROOM (cameretta su misura)
Che cos’è. Uno show room di camere su misura per bambini, perfettamente ambientate, con complementi d’arredo in vendita.
Punti di forza. Bambini e ragazzi che scelgono come e dove vivere: ecco i primi destinatari del nuovo format espositivo Bad Room, elaborato da un’azienda produttrice lombarda. Ogni camera è evocatrice e vivibile, pensata su misura per i bisogni e i sogni di chi la userà, con luci, tappeti, oggettistica. «Cerchiamo location in città con più di 50 mila abitanti» spiegano alla G. F. Trade, la società affiliante.
Investimento. Da 70 mila euro, escluse opere murarie.
INFO: Dif, tel. 039 2141127,
e-mail dif@dif.it, www.dif.it
3 Bar’s. Uno spuntino? Al bar dei giochi.
Che cos’è. Un bar dove si può giocare (come in un casinò) con slot machine e roulette, bere un cocktail o un aperitivo e cenare con una ristorazione veloce.
Punti di forza. Due le particolarità di 3 Bar’S: innanzitutto la duplice proposta di ristorazione e gioco, ancora innovativa in Italia, che trasforma il locale in un punto d’incontro. Inoltre, l’ampia superficie di esercizio consente l’allestimento di uno spazio gioco paragonabile a quello di un vero casinò, in regola però con la legislazione italiana in materia. «3 Bar’S abbina l’arredamento lounge di un locale alla moda con il divertimento di un casinò. L’orario di apertura è prolungato, dalle 7 di mattina fino alle 2 di notte. Il locale è sviluppato su una superficie di almeno 200 metri quadri e l’affiliato 3 Bar’S dispone di una sala giochi composta da almeno 20 macchine, ideale anche per organizzare tornei tra amici» spiega Edward Malvezzi, responsabile franchising.
Sono otto le strutture già attive.
Investimento. Da 100 mila euro, finanziabili.
INFO: Fabrizio Lombardi, Edward Malvezzi, call center 199 448899, info@3bar.it, www.3bar.it
Hotty. L’hot dog arriva con l’Ape.
Che cos’è. Un bar dove si può giocare (come in un casinò) con slot machine e roulette, bere un cocktail o un aperitivo e cenare con una ristorazione veloce.
Punti di forza. Due le particolarità di 3 Bar’S: innanzitutto la duplice proposta di ristorazione e gioco, ancora innovativa in Italia, che trasforma il locale in un punto d’incontro. Inoltre, l’ampia superficie di esercizio consente l’allestimento di uno spazio gioco paragonabile a quello di un vero casinò, in regola però con la legislazione italiana in materia. «3 Bar’S abbina l’arredamento lounge di un locale alla moda con il divertimento di un casinò. L’orario di apertura è prolungato, dalle 7 di mattina fino alle 2 di notte. Il locale è sviluppato su una superficie di almeno 200 metri quadri e l’affiliato 3 Bar’S dispone di una sala giochi composta da almeno 20 macchine, ideale anche per organizzare tornei tra amici» spiega Edward Malvezzi, responsabile franchising.
Sono otto le strutture già attive.
Investimento. Da 100 mila euro, finanziabili.
INFO: Fabrizio Lombardi, Edward Malvezzi, call center 199 448899, info@3bar.it, www.3bar.it
Card Group. C’è un augurio per te.
Che cos’è. Espositori di biglietti d’auguri in negozi di vario tipo: l’affiliato deve dislocarli e preoccuparsi del loro rifornimento, tenendoli sempre aggiornati con i prodotti stagionali.
Punti di forza. «Il settore sembra in crescita anche in Italia, dopo lo sviluppo nei Paesi anglosassoni e del Nord Europa, dove i biglietti augurali rappresentano una grossa fetta della produzione creativa. La distribuzione esce dalle cartolerie, per arrivare a una moltitudine di esercizi commerciali non settoriali» spiega Roberto Benetello, master per il Nord Italia. L’attività può essere svolta anche part time. Il titolare del punto vendita riceve una percentuale sul venduto. L’affiliato è titolare della propria attività e può perfino cederla, a differenza di un agente di commercio che dipende dalla casa madre anche nell’organizzazione del proprio lavoro.
Investimento. 27.600 euro (inclusa Iva, fee e merce).
INFO: www.cardgroup.com, Roberto Benetello, master franchisee Nord Italia, tel. 039 2052395, benetello@cardgroup.com; Paolo Iudica, master franchisee Centro Italia, iudica@cardgroup.com
Le Jardin de Fleurs
Che cos’è. Fioristi innovativi made in France, negozi con ampio spazio all’aperto e vendita a libero servizio di fiori recisi. Il cliente compone da sé il proprio bouquet e paga alla cassa.
Punti di forza. «La formula funziona in Francia, dove è stata lanciata nel 1987, sfidando il sistema di vendita tradizionale» spiega Jerardine Koeron, responsabile dello sviluppo per l’Italia. «La gente apprezza la scelta della merce, il risparmio e le offerte speciali». Il gruppo francese Le Jardin Des Fleurs conta 150 punti vendita (100 di proprietà).
Investimento. Da concordare con i partner-master: in Francia, affiliarsi costa da 70 mila a 210 mila euro. in Italia, si cercano un master nazionale o alcuni master regionali, che avranno percentuali anche sul venduto degli affiliati.
INFO: François Xavier Fournier, Flora Partner, tel. 0033 55 7812083, developpement@florapartner.com, www.lejardindesfleurs.com
Legea. Come Totti e Gilardino
Che cos’è. Negozi monomarca di vendita di abbigliamento e articoli per lo sport e i club sportivi.
Punti di forza. Legea è un marchio molto noto tra atleti e sportivi. Dietro c’è un’azienda napoletana, sul mercato da 40 anni, che fornisce negozi in tutta Italia. «Il franchisor vuole creare punti vendita in zone d’interesse commerciale – affermano Giovanni e Luigi Acanfora, titolari dell’azienda affiliante – e, mentre si accolla il 50% delle spese dell’allestimento, non chiede fee d’ingresso o royalty, né impone obblighi d’acquisto. Un negozio di 100-120 mq può generare un volume d’affari di 600 mila euro l’anno».
Investimento. Da 40 mila euro, escluse opere murarie.
INFO: Giovanni e Luigi Acanfora, Legea, Numero Verde 800 907012, email franchising@legea.com, www.legea.com
On the road, per mettersi alla guida
Che cos’è. Un’agenzia dedicata a chi guida un veicolo (moto, auto, camper e furgone), che propone servizi di acquisto e vendita, assicurazione, pratiche burocratiche di passaggio proprietà, esami di guida, vendita di merchandising in tema. Tre le formule di affiliazione: Silver (servizi base anche in corner), Gold e Platinum, che richiedono superfici e ubicazioni diverse, come le aree commerciali delle città.
Punti di forza. «La chiave del successo di On the road consiste in un marketing aggressivo, che comprime i costi gestionali e consente di offrire al pubblico prezzi competitivi. La vendita di accessori auto anche a contenuto tecnologico (navigatori satellitari, trattamenti per il motore…) perfeziona l’offerta commerciale» spiega Timothy Giannella, responsabile franchising.
Investimento. Punto Silver: 19.900 euro; Gold: 24 mila; Platinum: 36 mila.
INFO: Timothy Giannella, Safecar,
tel. 039 635841, info@italiaontheroad.it, www.italiaontheroad.it
Noukie’s. La casa del peluche
Che cos’è. Negozi di peluche, puericultura, accessori e abbigliamento per bambini.
Punti di forza. Noukie’s, catena belga nata da Amtoys, produttore di peluche, ha un fatturato che è passato dai 275 mila euro del 1992 a 23 milioni. Oltre a fornire negozi plurimarca, nel 2004 il franchisor ha aperto i primi negozi in Belgio e Francia (sei), nel 2005 uno in Libano e i punti vendita di Milano e Torino (partiranno entro dicembre). «I capi in vendita hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo. I peluche sono più cari della media, ma irresistibili» spiega Nicoletta Panzeri di Noukie’s Italia, che sta cercando di ridurre i costi di allestimento per i futuri affiliati con l’esperienza dei negozi pilota.
Investimento. 22 mila euro (fee) più circa 700 euro/mq.
INFO: Nicoletta Panzeri, Noukie’s Italia
tel. 0341 287553, email info@noukies.it, www.noukies.com
Panacea. Benessere a portata di mano
Che cos’è. Un negozio dedicato al benessere, con la possibilità di realizzare sei diversi format di punto vendita specializzato (sanitaria, erboristeria, mamma e bimbo, ortopedia, calzature e corsetteria, profumeria).
Punti di forza. Il franchising è partito nel 2001 e Panacea è presente per la prima volta al Salone di Milano. Il franchisor assicura un assortimento di migliaia di prodotti di marche importanti e un grande gruppo d’acquisto alle spalle. Fra i servizi forniti: arredi e allestimento del punto vendita, formazione costante, assistenza tecnica, pubblicità istituzionale e piani promozionali. Si possono scegliere uno o più format, per specializzare o diversificare la propria offerta al cliente. Ideale un negozio con due-tre format, di 120-150 mq. I ricarichi sulla merce vanno dal 5 al 500%, a seconda dell’articolo.
Investimento. 50-70 mila euro (il 20% è rappresentato dalla fee d’ingresso); le royalty ammontano al 15% sul margine operativo lordo.
INFO: Fabrizio Nipitella, Panacea, Numero Verde 800 335383, franchising@panacea.it, www.panacea.it
Rai Trade Melevisione. Locali simili a programmi Tv
Che cos’è. Apertura di locali ispirati a trasmissioni Rai.
Si parte con gastronomie con insegna La prova del cuoco, bar Quelli del calcio, stabilimenti balneari L’isola dei famosi. Già avviati asili e aree gioco Melevisione.
Punti di forza. L’idea è trasferire l’immagine di alcuni format di successo Rai in locali o strutture di servizio, dove si venderanno gadget e oggettistica e saranno organizzati eventi con la presenza di personaggi televisivi. Dietro c’è Rai Trade, la società che promuove le proprietà intellettuali del gruppo Rai e ne commercializza i diritti. «Servono almeno 150 mq e uno spazio all’aperto. Gli investimenti cambiano molto a seconda del territorio, provincia o grande città.
E’ prevista una fee d’ingresso di 20 mila euro»
dichiara Amalia Riso di Gioca e Crea, il franchisor di Melevisione: otto centri aperti, altri in apertura.
Investimento. Da concordare per i master dei nuovi format. Da 100 mila euro in su per affiliarsi invece a Melevisione.
INFO: Andrea Portante, Rai Trade, licensing@raitrade.it; Amalia Riso, Melevisione, tel. 06 86399512, amaliariso@giocaecrea.it, www.ciaobimbiequipe.it
Vital Dent. Dentista 24 ore su 24
Che cos’è. Nata nel ’97 in Spagna, la formula Vital Dent propone studi dentistici allestiti in tradizionali negozi su strade cittadine. I servizi offerti spaziano dall’odontoiatria generale, all’estetica dentale, l’ortodonzia e l’implantologia.
Punti di forza. «A differenza degli studi dentistici tradizionali, i centri Vital Dent sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato con orario continuato, dalle 9 alle 21 (il sabato fino alle 19). Ogni centro dispone di un assistente alla clientela, una sorta di tutor che segue la situazione personale di ogni cliente» spiega Fabrizio Lambertini, responsabile sviluppo della catena.
«In Italia, progettiamo l’apertura di 200 cliniche nei prossimi dieci anni».
Investimento. 330 mila euro
più Iva, possibile l’accensione
di leasing.
INFO: Fabrizio Lambertini, Vital Dent, tel. 06 32803261, lambertini@vitaldent.com, www.vitaldent.com
Sos cartucce. Il paradiso di toner e cartucce
Che cos’è. Un negozio (sia su strada, sia on line) di cartucce, consumabili per la stampa, informatica, articoli di cancelleria e prodotti di elettronica.
Punti di forza. L’affiliante mette a disposizione del franchisee un software (catalogo elettronico) che permette di individuare velocemente il prodotto più adatto per il cliente, senza avere un’esperienza specifica nel settore. Inoltre, fornisce tutto il supporto logistico oltre all’allestimento del punto vendita (insegna, arredamento, attrezzature informatiche). I negozi su strada hanno bisogno di una superficie di 60-80 mq. Previsto un piccolo magazzino (il resto dei prodotti viene ordinato all’occorrenza). Non sono previste royalty. Investimento. Da 5.000 a 40 mila euro, a seconda della formula scelta.
INFO: Claudio Modenese, Cfy Group, Numero Verde 848 785040, info@soscartucce.it, www.soscartucce.it
Snackability, tutti all’Happy Hour
Che cos’è. Il business sta nella fornitura a bar e locali di snack per l’happy hour e l’aperitivo (bruschette, salatini, patatine, paté…). L’affiliato ha in catalogo anche accessori come tazze, vasi ed espositori. In pratica, si tratta di diventare distributori esclusivi per la propria zona.
Punti di forza. Cresce il consumo di snack fuori casa, con incrementi annui del 6%. «L’azienda esiste già da una quindicina d’anni e il sistema distributivo è già testato» afferma Antonio Di Blasio. Il franchisor assicura un notevole supporto sul piano della formazione, della comunicazione e dell’assistenza.
Investimento. 50-60 mila euro, per un magazzino e un furgone per le consegne. Serve poi una prima fornitura, non quantificata.
INFO: Antonio Di Blasio, Fox Italia Industrie produzione snack, tel. 085 950861, www.foxitalia.com
Malerba. Sotto il vestito? Gli affari.
Che cos’è. Negozi di calze, biancheria, costumi da bagno e accessori per i bambini da 0 a 16 anni, uomo e donna.
Punti di forza. «L’azienda, nata nel 1926, ha già una rete distributiva tradizionale – spiega Antonella Raineri, responsabile franchising – ma lancia un format di punto vendita dove mostrare al cliente finale tutta la creatività e la gamma completa di prodotti Malerba. La merce è in conto vendita, il mix scelto in base all’analisi delle esigenze locali. L’orientamento, per il 60%, è al bambino, per il 20 all’uomo e 20 alla donna. Tutto è made in Italy: materiali, produzione, scelte di stile». L’ipotesi di fatturato annuo, basata sui tre negozi di proprietà, va da 125 mila a 250 mila euro. Non si richiedono royalty.
Investimento. 45 mila euro, finanziabili.
INFO: Antonella Raineri, Malerba, tel. 0332 943983, infofranchising@malerba.it, www.malerbafranchising.com
Silvia Messa, Millionaire 12/2005