Amazon entra nell’elenco degli operatori postali. In particolare, due società del gruppo, Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport, risultano iscritte nell’elenco del Ministero per lo Sviluppo Economico aggiornato al 16 novembre. Significa che il colosso dell’e-commerce potrà consegnare posta sopra i due chili, pacchi da 20 a 30 chili, raccomandate con recapito a una data certa, offrire quindi servizi postali al pari di altre operatori.
La licenza appena ottenuta sembra regolarizzare una situazione già esistente. Dopo una diffida a dicembre 2017, la scorsa estate l’Agcom aveva multato il colosso dell’e-commerce di 300mila euro, per “aver esercitato attività postale, vale a dire il servizio di consegna dei pacchi, senza la prevista autorizzazione”. Da qui la richiesta di Amazon al Mise. “Consideriamo importante la cooperazione con le autorità e ci impegniamo affinché tutte le osservazioni che ci vengono rivolte siano affrontate il più rapidamente possibile” ha scritto il gruppo in una nota.
Essere tra i 4.463 operatori registrati al ministero significa poter offrire servizi postali, ma comporta anche degli obblighi: d’ora in avanti le due società saranno sottoposte alla vigilanza Agcom e dovranno corrispondere all’autorità l’1,4 per mille dei propri ricavi.
D’altra parte il gruppo, che finora si è servito di altri corrieri per le consegne, non svela i suoi piani per il futuro. Chiarisce però che continuerà ad affidarsi a terzi per garantire un servizio puntuale e capillare su tutto il territorio.