Come annunciato, il 5 luglio Jeff Bezos lascia la carica di Ceo di Amazon e passa il comando dell’azienda al manager Andy Jassy. Una data non casuale, a 27 anni esatti dalla nascita del colosso di Seattle. Era il 5 luglio 1994 quando Bezos lanciò Amazon dal suo garage, insieme all’ex moglie MacKenzie Scott. Una foto dei primi tempi lo immortala dietro a una scrivania con un cartello con la scritta amazon.com realizzata con una bomboletta spray appeso alle parete. Da allora, in pochi anni, Bezos ha costruito un impero, il gigante dell’e-commerce oggi valutato 1770 miliardi di dollari. Che cresce senza sosta. E lui è diventato l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio attuale stimato di oltre 200 miliardi di dollari.
«Questo viaggio è iniziato circa 27 anni fa» ha scritto l’imprenditore lo scorso febbraio nell’email ai dipendenti con cui annunciava le sue dimissioni da Ceo. «Amazon era solo un’idea e non aveva nome. Allora la cosa che mi chiedevano più spesso era: “Che cos’è Internet?”… Oggi impieghiamo 1,3 milioni di persone di talento, serviamo centinaia di milioni di clienti e aziende e siamo ampiamente riconosciuti come una delle aziende di maggior successo al mondo».
Bezos assumerà il ruolo di presidente esecutivo di Amazon. Al suo posto subentrerà Andy Jassy, il manager che ha sviluppato il ramo cloud del business, creando e guidando per anni Amazon Web Services. L’ormai ex Ceo invece sembra proiettato su nuove sfide. Prima fra tutte, quella dei viaggi commerciali nello spazio. Il 20 luglio raggiungerà lo spazio nel primo volo con passeggeri della sua Blue Origin. Con lui ci saranno anche il fratello Mark e un misterioso turista che ha pagato 28 milioni di dollari per aggiudicarsi un posto a bordo. «Avrò più tempo per dedicarmi alle mie altre passioni» ha spiegato Bezos. «Non si tratta di andare in pensione, perché non ho mai avuto più energie».
Nell’ultima lettera da Ceo, indirizzata agli azionisti lo scorso aprile, l’imprenditore ha scritto:
«A tutti voi: siate gentili, siate originali, create più di quanto consumate e non lasciate mai, mai, mai che l’universo vi renda uguali a ciò che vi circonda. È sempre come il “Giorno 1“».