A marzo 2020, in piena pandemia, Kağan Sümer, 33 anni, imprenditore di origine turca, fonda a Berlino una piattaforma per la consegna della spesa a domicilio. Si chiama Gorillas. Offre delivery veloce, grazie a una rete capillare di dark store, magazzini e biker. Un anno (e due round di finanziamento) dopo, la startup raggiunge una valutazione di oltre un miliardo di dollari, diventando così una società unicorno. Il servizio si espande in fretta. Nel 2021 arriva in Italia. E a Londra, Parigi, New York. Oggi è attivo in 9 Paesi e 55 città, con 180 magazzini e 11mila dipendenti. Ieri Gorillas ha annunciato un round serie C da quasi un miliardo di dollari: «È il più grande finanziamento di un’azienda non quotata che il settore abbia mai visto fino ad oggi in Europa» sottolinea la startup.
Il round è guidato dal colosso europeo delle consegne Delivery Hero. I nuovi fondi saranno utilizzati per investimenti in tecnologia, marketing, operazioni, team. E per sostenere la nuova fase di crescita ed espansione. Solo negli ultimi sei mesi, Gorillas ha consegnato più di 4,5 milioni di ordini.
«Abbiamo il miglior team del nostro settore, partner di rilievo e risorse finanziarie per rafforzare la nostra posizione di leader di mercato in Europa e oltre» ha commentato Sümer, Ceo e founder di Gorillas. Che sul sito della startup scrive: «Non siamo uomini d’affari che costruiscono un’azienda che fa consegne, siamo persone che fanno consegne che costruiscono un business».
Oltre a Delivery Hero, all’operazione hanno partecipato investitori esistenti (come Fifth Wall, Tencent, Greenoaks) e nuovi. Entrano nel capitale Alanda Capital, G Squared, Macquarie Capital, MSA Capital e Thrive Capital.
L’ultimo finanziamento, serie B, risaliva ad appena sette mesi fa. A marzo, la startup aveva raccolto 290 milioni di dollari, raggiungendo così lo status di unicorno.