donne ict tecnologia

Digitale e gender gap, le donne che lavorano nel settore sono solo il 16%

Di
Redazione Millionaire
28 Aprile 2022

Nei settori tecnologici, l’Italia è agli ultimi posti in Europa per parità di genere. Solo il 16% della forza lavoro è rappresentata da donne. E permane anche il gender pay gap: le donne guadagnano il 16% in meno rispetto ai loro colleghi uomini. Lo rivelano gli ultimi dati di Eurostat e il Women in Digital Scoreboard 2021 divulgato dalla Commissione Europea. Ecco un quadro della situazione, in occasione del Girls in ICT Day, la giornata mondiale promossa dalle Nazioni Unite per sensibilizzare sul tema del gender gap nel tech, che si celebra il 28 aprile.

Le donne nell’ICT

Il primo programmatore nella storia dei computer è stata una donna: nel 1843 Ada Lovelace sviluppò un algoritmo pensato per essere elaborato da una macchina analitica. Eppure il rapporto tra donne e tecnologia ha poi seguito un’altra strada. Oltre 170 anni dopo, il divario di genere è elevato.

Secondo Eurostat, l’Italia è quintultima in Europa per numero di donne impiegate nell’ICT, meglio solo di Polonia (15%), Ungheria (12%), Malta (11%) e Repubblica Ceca (10%). Sono basse le percentuali anche dei Paesi europei più virtuosi: Bulgaria (28%), Grecia (26%) e Romania (26%).

Il Women in Digital Scoreboard rivela che in Europa solo il 19% degli specialisti che lavorano nell’ICT è rappresentato da donne, appena un terzo dei laureati in discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) sono ragazze. A parità di mansione, le donne guadagnano in media il 19% in meno rispetto agli uomini. E, secondo un calcolo effettuato da WomenTech, ci vorranno quasi 134 anni per arrivare a una situazione di parità di trattamento economico.

La situazione non è rosea neanche oltreoceano. Stando a una recente indagine di Statista, la percentuale di donne impiegate in ruoli tecnici all’interno delle Big Tech (Facebook, Apple, Google, Microsoft) è compresa tra il 23 e il 25%.

Opportunità di carriera e role model

Considerando la carriera lavorativa e i profili tecnici, solo 52 donne ogni 100 uomini sono promosse a manager (fonte: McKinsey). Un recente sondaggio della società di ricerca New View Strategies, conferma che per le lavoratrici la principale sfida da affrontare è proprio la mancanza di opportunità di carriera (52%), insieme alla mancanza di role model da seguire (48%).

C’è chi prova a invertire la rotta, anche in Italia. Per esempio, Primeur Group, multinazionale specializzata in servizi di data integration, nell’ultimo anno ha assunto più di 50 persone, per il 40% donne. «L’obiettivo che ci poniamo mentre continuiamo a crescere è quello di ridurre il gender gap diventando un esempio per il settore ICT» spiega Maria Letizia Manfredi, HR Director di Primeur Group. «Sappiamo che la strada è lunga ma la base di partenza è buona: attualmente circa un terzo della forza lavoro è rappresentato da donne, il doppio della media italiana».

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.