Quantum

Crs4: la quantum factory

Di
Laura Fois
10 Ottobre 2022

Nelle classifiche dei trend tecnologici il quantum computing, da qualche anno, è diventato una costante, ma soprattutto un settore in rapidissima evoluzione.

 

La capacità di calcolo e di ottimizzazione di un computer quantistico permette di risolvere problemi complessi velocemente e la sua sfera di applicazione è infinita. Se ne parla da anni e molta ricerca si è spesa in un ambito che è considerato una vera e propria rivoluzione, ma che richiede investimenti ingenti.

Il punto in Europa e in Italia

Lo dimostra, da una parte, il premio Nobel della Fisica 2022, consegnato ai pionieri dell’informazione quantistica Alain Aspect, John F. Clauser e Anton Zeilinger. Dall’altra, la corsa ai computer quantistici delle più grandi aziende tech, ma anche dell’Unione europea. L’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo (EuroHPC) ha infatti annunciato qualche giorno fa un investimento di più di 100 milioni di euro per installare, in 6 Stati dell’Unione, tra cui l’Italia, i primi computer quantistici europei.

E pure in Italia c’è una certa fibrillazione a riguardo. A luglio, per esempio, è nato il Centro nazionale di supercalcolo che, proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), conta 51 membri fondatori distribuiti su tutto lo Stivale, provenienti dai settori pubblico e privato, della ricerca scientifica e dell’industria. L’importo del finanziamento è di circa 320 milioni di euro, volto a realizzare il più grande sistema italiano dedicato al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico.

La Sardegna ci spera

Tra i soci fondatori del Centro nazionale High Performance Computing, Big data e Quantum computing c’è il Crs4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori della Sardegna), la cui storia si intreccia alla nascita di Internet. Situato nel parco tecnologico di Pula, in provincia di Cagliari, è stato guidato inizialmente dal premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia. Qui è nato, nell’agosto 1993, il primo sito web italiano (www.crs4.it), e nel 1994 il primo quotidiano su web europeo (L’Unione sarda), la prima radio online (Radio X) e uno dei primi Internet Service Provider (Video On Line). Oggi l’attività del Crs4 si focalizza sulle tecnologie computazionali abilitanti e sulla loro applicazione nei settori delle bioscienze, della società dell’informazione, dell’energia e dell’ambiente.

Nel luglio 2022 il Crs4 è diventato appunto socio fondatore del Centro e si dedicherà in particolare al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico, dove ha maturato corpose esperienze. Oltre a preparare il terreno per ospitare un nodo quantistico destinato alla computazione ibrida, il Crs4 sta lavorando sullo sviluppo di applicazioni ibride destinate al mondo reale, per l’ambiente, l’intelligenza artificiale e l’ottimizzazione di sistemi complessi. Così la Sardegna aspetta il primo computer quantistico, che significherebbe tornare a svolgere un ruolo di primo piano nell’evoluzione tecnologica, come, 30 anni fa, agli albori della nascita di Internet.

 

 

 

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