Quattro volte presidente del Consiglio, presidente del Milan degli otto scudetti e delle cinque Champions League che ne hanno fatto uno dei club più importanti della storia del calcio, Silvio Berlusconi – spentosi oggi a Milano all’età di 86 anni – è stato prima un grande imprenditore. Figlio di un funzionario di banca, Berlusconi è stato il classico esempio di self-made man, di uomo che s’è fatto da solo.
Con l’edilizia e i famosi quartieri residenziali di Milano 2 e Milano 3, poi soprattutto con l’industria dei media sino a creare – dalla fondazione della Fininvest nel 1975 – un impero editoriale e finanziario con le reti televisive private di Mediaset, il quotidiano Il Giornale, la Mondadori e molto altro. Grandissimo comunicatore, come imprenditore ha mostrato uno stile e una personalità che ne hanno fatto un personaggio pubblico per eccellenza ancora prima che diventasse un protagonista della politica. Uno degli uomini più ricchi d’Italia, con un patrimonio stimato superiore a 6 miliardi di euro, Berlusconi ha influenzato per oltre un quarto di secolo la vita pubblica italiana. Dalla sua famosa discesa in campo ha innovato – nel bene e nel male – anche il modo di fare politica in Italia.
