Nuove regolamentazioni su Airbnb a New York: un cambio epocale nell'industria degli affitti a breve

Nuove regolamentazioni su Airbnb a New York: un cambio epocale nell’industria degli affitti a breve

Di
Redazione Millionaire
7 Settembre 2023

A partire dal 5 settembre, New York ha introdotto una nuova legge che limita severamente il settore degli affitti brevi tramite piattaforme come Airbnb, Vrbo e Booking.com. Questa nuova normativa permette affitti di breve durata solo in quei casi in cui l’host, sia esso il proprietario o l’inquilino, sia fisicamente presente nell’abitazione. Inoltre, il numero massimo di ospiti consentito è due. Rimangono immutate le condizioni per i contratti superiori ai 30 giorni. 

Il contesto

La legge arriva in un momento in cui anche varie città europee, come Amsterdam, stanno tentando (spesso senza successo) di imporre restrizioni simili. La legge prevede un sistema di registrazione municipale e sanzioni salate per chi non si conforma. Gli host potrebbero affrontare multe fino a $5,000, mentre le piattaforme di affitto potrebbero essere sanzionate fino a $1,500 per ogni transazione che involve un affitto illegale.

L’Impatto su diverse tipologie di BnB

Questo cambio normativo ha un impatto considerevole su varie tipologie di servizi BnB. Appartamenti di dimensioni maggiori, spesso preferiti da famiglie e situati vicino ai musei e altre attrazioni turistiche, saranno di fatto esclusi dal mercato. Questa restrizione limita anche la possibilità per le persone di affittare i propri appartamenti durante i fine settimana in cui sono assenti, riducendo significativamente le opzioni disponibili.

Le controversie

Secondo le autorità locali, questa mossa mira a combattere l’aumento dei prezzi degli affitti e la crisi immobiliare crescente nella città. Tuttavia, molti critici vedono questa decisione come una concessione alle lobby alberghiere e un attacco alle alternative di alloggio più economiche per i turisti, una vera e propria fonte di reddito per moltissime famiglie.

Il punto di vista dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab)

Marco Celani, presidente dell’Aigab, sottolinea che la proporzione di case affittate a breve termine a New York è minima rispetto al numero totale di alloggi nella città. Secondo dati del portale Inside Airbnb, solo lo 0,5% delle case nella città sono elencate per affitti brevi, rappresentando solo lo 0,1% di quelle effettivamente affittate. Celani afferma che queste cifre dimostrano che le nuove restrizioni sono ingiustificate e rispondono più a interessi particolari che a un reale bisogno della comunità.

Implicazioni Globali

Nonostante New York costituisca una fetta relativamente piccola del mercato globale di Airbnb, queste nuove regole rappresentano un segnale forte su come le autorità locali possono influenzare e persino mettere in crisi questo segmento di mercato. New York non è la sola città a prendere misure del genere, mostrando che la tensione tra piattaforme di affitto di breve termine e regolamenti locali è un tema che non riguarda solo gli Stati Uniti, ma ha implicazioni globali.

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