Il caso di Aitana Lopez emerge come un esempio di come l’innovazione dell’intelligenza artificiale non risparmi nessuno e, in questo caso, minacci anche gli influencer reali. Aitana, la modella generata dall’AI, è diventata un fenomeno sui social media, attirando oltre 120.000 follower su Instagram e guadagnando oltre 10.000 dollari al mese. Ma cosa significa questo per gli influencer reali, e quali sono le difese e i vantaggi che possono mettere in campo? O il loro futuro è scritto e si avvicinano tempi bui?
Aitana Lopez, una modella virtuale di 25 anni con una chioma rosa, è stata creata dall’agenzia di modelle The Clueless in risposta a sfide operative che affliggevano influencer reali. Rubeñ Cruz, fondatore dell’agenzia, ha rivelato che la decisione di creare Aitana è nata dalla necessità di gestire progetti in modo più efficiente, evitando problemi legati agli influencer reali che spesso portavano alla cancellazione di progetti con diverse scuse o ‘capricci’. Ciò che distingue Aitana è la sua “personalità” accuratamente programmata dall’intelligenza artificiale. I creatori hanno modellato il suo carattere basandosi su ciò che è popolare nella società, rendendola un personaggio forte, determinato, appassionato di videogiochi e fitness. Questa attenzione ai dettagli ha portato Aitana a ricevere messaggi persino da celebrità, dimostrando l’efficacia della sua creazione virtuale.
Il caso di Aitana solleva inevitabilmente la questione: gli influencer virtuali costituiscono una minaccia per quelli reali e per il loro lavoro? La capacità di Aitana di generare un seguito impressionante e di attirare l’attenzione di celebrità suggerisce che gli influencer virtuali potrebbero essere destinati a giocare un ruolo sempre più rilevante nella promozione sui social media. Tuttavia, gli influencer reali non sono ancora sul punto di scomparire. L’autenticità, l’esperienza personale e la capacità di stabilire connessioni emotive rimangono elementi chiave che solo un individuo reale può offrire, almeno per il momento. La storia di Aitana offre agli influencer reali l’opportunità di rafforzare il proprio valore sottolineando l’autenticità dei loro contenuti.
Gli influencer reali possono difendersi sottolineando la loro unicità e la capacità di affrontare le sfide del mondo reale. La possibilità di imparare e crescere attraverso esperienze personali e di evolversi nel tempo è una forza intrinseca degli influencer reali. Al contrario, gli influencer virtuali sono limitati dalla programmazione iniziale, senza la capacità di adattarsi alle sfide del mondo reale. Ma è anche vero che dietro Aitana (e altri influencer virtuali) ci sono programmatori umani, loro stessi con le loro esperienze e con un fine ben chiaro a livello commerciale. Come è pure vero che talvolta gli influencer reali manchino proprio di quelle caratteristiche di autenticità. Insomma… sempre di manipolazioni per attrarre like, seguito e passare messaggi commerciali stiamo parlando e, purtroppo, di autenticità ne resta sempre di meno.
Comunque la si veda è certo che il caso di Aitana Lopez rappresenta un passo significativo verso il futuro degli influencer. Mentre gli influencer virtuali guadagnano terreno, gli influencer reali devono abbracciare l’innovazione tecnologica e sottolineare l’autenticità come chiave per mantenere e ampliare il proprio pubblico. La capacità di condividere storie reali, emozioni autentiche e esperienze uniche continuerà a distinguere gli influencer reali in un panorama sempre più digitalizzato. L’evoluzione è inevitabile, ma l’autenticità rimane un’arma vincente nel mondo degli influencer e forse quella è proprio la loro vulnerabilità, visto che se ne vede sempre di meno in giro.
Ma come si fa a creare un influencer virtuale e cosa vuol dire gestirlo? La creazione di un influencer virtuale coinvolge l’uso avanzato dell’intelligenza artificiale per sviluppare non solo l’aspetto fisico, ma anche la personalità e gli interessi dell’influencer. La gestione, d’altra parte, richiede l’adattamento costante del personaggio virtuale alle dinamiche del mercato e dei follower. Questo nuovo paradigma solleva questioni etiche e sfide, ponendo in discussione cosa significhi veramente essere un influencer nel mondo digitale in rapida evoluzione. E intanto sono sempre di più i brand che si creano modelli/e, testimonial e influencer ‘personalizzati’. Il tema vero è che, come tutte le professioni, se non c’è niente di umanamente unico e caratterizzante, anche gli influencer sono esposti e rimane difficile pensare a quale altra attività possano andare a svolgere se spodestati dall’intelligenza artificiale.