Durante i primi due anni della pandemia, le vendite di giocattoli negli Stati Uniti sono cresciute del 33%, secondo i dati degli analisti del NPD Group. Tuttavia, l’anno scorso ha segnato una leggera flessione, con un calo dello 0,2% nelle vendite. Questo calo ha colpito duramente Hasbro, che ha visto i suoi ricavi nel quarto trimestre dell’anno scorso diminuire del 17% rispetto all’anno precedente.Nonostante questi problemi, alcune aziende di giocattoli, come la Mattel, sembrano resistere meglio. Questa differenza potrebbe essere dovuta a vari fattori, tra cui il tipo di prodotti offerti e le strategie di marketing. Alcuni prodotti, come i peluche, stanno andando particolarmente bene sul mercato, offrendo un certo comfort in tempi incerti. Anche il successo di film legati a marchi di giocattoli, come il recente film di Barbie, può avere un impatto positivo sulle vendite. In questo contesto, è evidente che l’industria dei giocattoli si sta adattando a un panorama economico e di consumo in rapida evoluzione, cercando nuove strategie e approcci per mantenere la propria rilevanza e redditività. Uno scenario per il settore, visto il periodo dell’anno, che alcuni commentatori hanno paragonato alla crisi dei giocattoli prodotti dagli elfi al Polo Nord. I bambini giocano in modo diverso e chi non se ne è accorto in tempo ha iniziato a soffrirne pesantemente.

Di
Redazione Millionaire
14 Dicembre 2023
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