Pienone sulle spiagge, ma rischio ‘Sciopero degli Ombrelloni’.

Di
Redazione Millionaire.it
31 Luglio 2024

L’estate 2024 vede un boom di turisti sulle spiagge italiane, con una crescita significativa degli arrivi sia nazionali (+1,5%) che internazionali (+6,3%). Tuttavia, la stagione rischia di essere segnata da una serie di proteste dei balneari, culminate nell’annuncio di uno sciopero per il 9 agosto, in cui gli ombrelloni rimarranno chiusi per due ore su tutto il litorale nazionale.

 

Le ragioni della protesta

Il cuore della protesta risiede nella questione delle concessioni balneari. I gestori degli stabilimenti lamentano l’incertezza derivante dall’applicazione della direttiva Bolkestein, che richiede di mettere a gara le concessioni balneari per favorire la concorrenza. Dal 2006, nessun governo è riuscito a implementare completamente questa direttiva, creando una situazione di stallo e incertezza per i balneari, i cui contratti attuali sono scaduti a fine 2023.

Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio, ha criticato duramente il governo per la mancanza di dialogo e di azioni concrete: “Sono due anni che il governo non fa nulla”. La protesta prevede ulteriori chiusure: quattro ore il 19 agosto e fino a otto ore il 29 agosto, se non verranno prese misure adeguate.

 

L’impatto economico

Nonostante le proteste, i dati economici sono positivi. Secondo Confalberghi e Cna Turismo e Commercio, gli stranieri spenderanno oltre sei miliardi e mezzo di euro in Italia ad agosto, assicurando circa 39 milioni di pernottamenti. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato come questi numeri confermino l’Italia come una meta sempre più amata a livello internazionale.

 

La critica internazionale

La situazione italiana ha attirato anche l’attenzione della stampa estera. Il Financial Times ha ironizzato sulla protesta, definendola una difesa delle “concessioni redditizie” degli stabilimenti balneari, mentre Le Monde ha evidenziato la determinazione degli operatori italiani a preservare questo business tradizionale.

 

Possibili soluzioni

Il governo sta considerando diverse opzioni per evitare lo scontro, inclusa una possibile proroga delle concessioni. Tuttavia, una soluzione definitiva richiede l’ok di Bruxelles, dato che la direttiva Bolkestein è di matrice europea.

 

Mentre l’estate italiana si prospetta affollata e ricca di presenze turistiche, il rischio di scioperi degli ombrelloni potrebbe causare disagi significativi. La speranza è che il governo e i balneari possano trovare un accordo che salvaguardi sia gli interessi economici sia la qualità dell’accoglienza turistica sulle nostre coste.

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