Nuovi iPhone, vecchi problemi: Apple spera nelle vendite, mentre l’UE le presenta un conto da 13 miliardi di euro.

Di
Matteo Cerri
11 Settembre 2024

Apple lancia i suoi nuovi prodotti con grande clamore, ma questa volta l’Unione Europea ha deciso di mettere i bastoni tra le ruote al colosso di Cupertino, chiedendole di pagare 13 miliardi di euro in tasse arretrate. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha infatti ribaltato una precedente decisione favorevole ad Apple, stabilendo che l’Irlanda ha concesso al gigante della tecnologia un trattamento fiscale illegale.

Questa storia ha inizio nel 2016, quando Margrethe Vestager, la responsabile della concorrenza dell’UE, ha dichiarato che l’Irlanda aveva dato ad Apple un accordo fiscale da favola, con un’aliquota inferiore all’1%. Sei anni dopo, la Corte ha confermato che si trattava di un aiuto di Stato illegittimo, e ha ordinato all’Irlanda di recuperare quelle imposte non pagate.

Tim Cook, il CEO di Apple, non l’ha presa bene, accusando l’UE di voler “cambiare retroattivamente le regole” e di ignorare il fatto che i profitti erano già tassati negli Stati Uniti, come previsto dal diritto fiscale internazionale.

Vestager, dal canto suo, ha definito la sentenza “una grande vittoria” per la giustizia fiscale e per la concorrenza leale nel mercato interno. Insomma, mentre Apple cerca di vendere i suoi nuovi iPhone, l’UE le presenta un conto salato che potrebbe costringerla a rivedere come distribuisce i suoi profitti a livello globale.

Ma non è solo Apple a dover affrontare il rigore dell’UE. Lo stesso giorno, Google è stata colpita da una sentenza che ha confermato una multa di 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi di shopping online. Anche questa è una vittoria per Vestager, che si prepara a concludere il suo mandato con una serie di colpi da maestro contro le grandi aziende tecnologiche.

E mentre l’Irlanda si prepara a incassare quei 13 miliardi di euro (che si sommano ad un surplus finanziario – di cui abbiamo parlato pochi giorni fa), molti si chiedono se non sia il momento giusto per usare quei soldi per affrontare problemi più pressanti, come la crisi abitativa che attanaglia il paese. Di certo, Apple avrebbe preferito festeggiare il lancio dei nuovi iPhone in un clima meno turbolento.

 

 

 

Sostieni Millionaire e i suoi collaboratori

Hai appena letto questo articolo gratuitamente, senza alcun banner pubblicitario o paywall. Questa è una scelta editoriale di Millionaire.it, perché crediamo nel valore della condivisione libera delle idee. Tuttavia, ogni articolo rappresenta il frutto del lavoro di più collaboratori. Se apprezzi il nostro impegno, ci sono diversi modi con cui puoi sostenere Millionaire nel suo lavoro quotidiano.

Puoi acquistare la versione digitale del nostro magazine (a soli € 2.50) oppure offrire, come tuo gesto di apprezzamento, un token che andrà direttamente a chi ha scritto questo articolo CLICCANDO QUI.

Grazie per il tuo supporto!

 

Non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter QUI e di seguirci sui social per rimanere sempre aggiornato.

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.