La trappola della positività tossica: quando troppo ottimismo fa male.

Di
Roberto Lombardo
11 Ottobre 2024

Hai mai provato a ripetere frasi come Sono una persona speciale, sono una persona speciale, sono una persona speciale” per cercare di migliorare la tua autostima? Se sì, potresti aver sperimentato una pratica conosciuta come affermazione positiva, una tecnica che si basa sull’idea che ripetere affermazioni motivazionali possa migliorare l’umore e il senso di valore personale. Potrebbe sembrare una soluzione semplice e alla portata di tutti, ma la realtà non è così rosea. Studi psicologici hanno dimostrato che, per chi ha già una bassa autostima, questo approccio può avere l’effetto opposto: anziché sentirsi meglio, ci si sente peggio. Il motivo? Le persone con scarsa fiducia in sé stesse non credono realmente a ciò che stanno dicendo.

Sappiamo che avere un atteggiamento positivo può essere benefico e che la mentalità giusta può influire sul nostro benessere e felicità. Tuttavia, esiste anche il rovescio della medaglia. Un eccesso di ottimismo, quando forzato, può trasformarsi in quella che gli esperti chiamano “positività tossica”, ovvero l’idea che essere costantemente ottimisti e ignorare le emozioni negative possa portare a conseguenze dannose per la salute mentale. Questo concetto è diventato un argomento di discussione sia nel mondo accademico che nella cultura popolare, eppure molti continuano a diffondere messaggi come “la felicità è una scelta” e “basta essere positivi per star bene”.

 

Quando la positività diventa tossica

La positività tossica è pericolosa perché incoraggia le persone a sopprimere le proprie emozioni negative, ritenendole ingiustificate o inutili. In realtà, tutte le emozioni, incluse quelle negative, hanno un loro valore. Rabbia, tristezza, frustrazione e ansia sono segnali importanti del nostro stato emotivo e ignorarli non solo non li fa sparire, ma può peggiorare la situazione. Negare costantemente le proprie emozioni può portare a un accumulo di stress, ansia o, nei casi peggiori, a disturbi psicologici come la depressione.

Uno studio pubblicato su Psychological Science ha evidenziato che le persone che cercano di evitare o reprimere le emozioni negative possono sperimentare una maggiore difficoltà a gestirle nel lungo termine. Paradossalmente, più si cerca di evitare emozioni scomode, più esse diventano intrusive e pervasivi nella nostra mente.

 

La cultura della “felicità a tutti i costi”

Viviamo in una società che valorizza l’ottimismo e l’efficienza, dove il successo è spesso associato alla capacità di essere costantemente positivi e produttivi. I social media, in particolare, alimentano questa visione, con migliaia di post che ci spingono a essere grati, sorridenti e ottimisti ogni giorno. Il problema è che questo tipo di messaggio non tiene conto della complessità delle emozioni umane. La vita non è sempre rose e fiori, e pretendere di vivere solo in uno stato di costante felicità non è realistico né sano.

Il messaggio “la felicità è una scelta” può essere particolarmente dannoso per chi sta attraversando un periodo difficile. Frasi come queste implicano che, se non sei felice, è colpa tua perché non stai facendo abbastanza per esserlo. Questo non solo alimenta il senso di colpa, ma rende ancora più difficile affrontare le vere cause del malessere.

 

Riequilibrare l’ottimismo e la realtà

È importante chiarire che l’ottimismo in sé non è negativo. Avere una mentalità positiva può aiutare a superare le difficoltà e a vedere le opportunità nelle avversità. Tuttavia, è altrettanto cruciale sapere quando fermarsi. La chiave è trovare un equilibrio: accettare le emozioni negative quando si presentano, riconoscerne il valore, e allo stesso tempo mantenere una prospettiva che ci permetta di andare avanti.

Imparare a convivere con le proprie emozioni, senza giudicarle o reprimerle, è un passo fondamentale verso un benessere mentale duraturo. Invece di forzarsi a essere sempre felici, possiamo allenarci a essere autentici con noi stessi, accogliendo anche le giornate difficili come parte naturale della vita.

Le affermazioni positive possono essere utili, ma solo se partono da un luogo di genuina convinzione. Se ripetiamo qualcosa che non sentiamo vero, rischiamo di peggiorare il nostro stato d’animo. La vera crescita personale avviene quando accettiamo la complessità delle nostre emozioni, senza cercare di nasconderle dietro un sorriso forzato.

 

 

 

Sostieni Millionaire e i suoi collaboratori

Hai appena letto questo articolo gratuitamente, senza alcun banner pubblicitario o paywall. Questa è una scelta editoriale di Millionaire.it, perché crediamo nel valore della condivisione libera delle idee. Tuttavia, ogni articolo rappresenta il frutto del lavoro di più collaboratori. Se apprezzi il nostro impegno, ci sono diversi modi con cui puoi sostenere Millionaire nel suo lavoro quotidiano.

Puoi acquistare la versione digitale del nostro magazine (a soli € 2.50) oppure offrire, come tuo gesto di apprezzamento, un token che andrà direttamente a chi ha scritto questo articolo CLICCANDO QUI.

Grazie per il tuo supporto!

 

Non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter QUI e di seguirci sui social per rimanere sempre aggiornato.

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.