A Londra i curatori del Chelsea Flower Show hanno annunciato un’innovazione assoluta nel mondo del giardinaggio.
Il Chelsea Flower Show è uno dei più prestigiosi eventi di giardinaggio al mondo, organizzato annualmente dalla Royal Horticultural Society (RHS) a Chelsea, un quartiere elegante di Londra.
A volte i giardinieri parlano dolcemente ai loro alberi e arbusti, ma al Chelsea Flower Show del prossimo anno, i visitatori saranno incoraggiati a conversare con il primo giardino alimentato dall’intelligenza artificiale.
Tom Massey, il designer del giardino, ha collaborato con Microsoft per creare il giardino “intelligente” Avanade. Grazie a speciali sensori posizionati nel terreno e connessi a un’intelligenza artificiale addestrata sui dati delle piante e sui consigli di giardinaggio della Royal Horticultural Society, le persone potranno chiedere al giardino: “Come stai?”

Massey ha spiegato che il giardino sarà in grado di rispondere a domande simili, aggiungendo: “Potrebbe rispondere: ‘Ho bisogno di un po’ più d’acqua, magari di un taglio.’”
Oltre a rendere il giardinaggio potenzialmente più facile e divertente, Massey ritiene che questa tecnologia possa avere un’applicazione più ampia nel risparmio idrico. I sensori wireless nascosti nel terreno misureranno l’umidità e i livelli di nutrienti, oltre all’acidità e alcalinità del suolo. Questi dati saranno inviati a un computer all’interno di un padiglione del giardino, che le persone potranno consultare per capire come sta andando il giardino.
Massey ha sottolineato che l’iniziativa “mostra questa nuova tecnologia emergente e consente anche di risparmiare risorse”. Pensa, inoltre, che questa semplice tecnologia dei sensori possa essere introdotta in grandi proprietà e sviluppi, in modo che, invece di utilizzare sistemi di irrigazione automatici che si attivano in base all’orario, l’irrigazione avvenga in modo più intelligente, bagnando le piante solo quando l’umidità del suolo scende al di sotto di un certo livello.
“Stiamo sprecando tanta acqua,” ha affermato. “Immagina quanto acqua potresti risparmiare in un grande sviluppo se usassi l’acqua solo quando è necessaria.”
Il giardino presenterà una selezione curata di piante e alberi resistenti al clima, che saranno monitorati da un assistente AI.
Ci sono timori che l’AI stessa consumi molta energia, rendendo l’azione climatica attraverso questa tecnologia in parte controproducente. La RHS ha dichiarato di aver adattato il suo sistema per essere il più efficiente possibile in termini di consumo energetico.
Jon Simpson, direttore IT della RHS, ha commentato: “Con l’AI, ci si pone la questione del consumo energetico dei data center, quindi sì, può essere dannoso, ma dipende da come viene utilizzato. Quello che stiamo facendo è addestrare modelli di AI più tradizionali sul database della RHS, che è chiamato modello di linguaggio di piccole dimensioni, molto più efficiente ed efficace. Stiamo lavorando per progettare il sistema in modo che possa monitorare… se la pianta ha bisogno di essere fertilizzata o irrigata.”
Il giardiniere del futuro
L’introduzione di giardini intelligenti, alimentati da intelligenza artificiale e sensori avanzati, potrebbe dare vita a nuove opportunità lavorative e professionali nel settore del giardinaggio, dei vivai e nella manutenzione degli spazi verdi, sia pubblici che privati.
Con l’aumento della domanda di tecnologie sostenibili e innovative, emergerebbero figure professionali specializzate nell’installazione e nella gestione di sistemi di monitoraggio del suolo e delle piante. Inoltre, ci sarebbe bisogno di esperti in analisi dei dati, capaci di interpretare le informazioni fornite dai sensori per ottimizzare le pratiche di irrigazione e fertilizzazione.
Anche i giardinieri tradizionali potrebbero ampliare le loro competenze per includere l’uso di tecnologie intelligenti, diventando così operatori altamente qualificati in grado di combinare la conoscenza botanica con le competenze tecnologiche.
Infine, la creazione di spazi verdi urbani sempre più sostenibili e interattivi potrebbe stimolare l’assunzione di professionisti dedicati alla progettazione di giardini innovativi, alla gestione della biodiversità e alla promozione di pratiche di giardinaggio ecologiche.
In questo modo, l’innovazione tecnologica nel giardinaggio non solo migliorerebbe la salute delle piante e l’efficienza delle risorse, ma contribuirebbe anche a un mercato del lavoro più dinamico e diversificato.
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