Le indiscrezioni circolavano da tempo, ma adesso c’è l’annuncio ufficiale. Airbnb, il colosso americano degli affitti brevi, sbarcherà in Borsa nel 2020. Lo comunica l’azienda in un breve comunicato diffuso oggi.
L’idea è nata a San Francisco nel 2008 quando il proprietario di casa di Joe Gebbia, Brian Chesky e Nathan Blecharczyk, founder di Airbnb, allora trentenni, aumenta loro l’affitto. Per coprire questa emergenza, i tre decidono di affittare lo spazio in più che hanno in casa. Una conferenza in città moltiplica le esigenze di alloggio. Gli hotel sono pieni e i ragazzi ne approfittano. «In quel weekend tre persone dormivano nel nostro salotto, su materassini gonfiabili» ha raccontato Joe. Gli ospiti pagano 80 dollari a notte. Nasce così il sito di affitti brevi che in pochi anni esplode e rivoluziona il modo di viaggiare. Vi abbiamo raccontato qui la storia.
Oggi il servizio è presente in 191 Paesi, conta più di 7 milioni di annunci in 100mila città. I ricavi solo del secondo semestre del 2019 ammontano a oltre un miliardo di dollari.