Aumenta il mismatch tra aziende e collaboratori

Di
Redazione Millionaire
7 Gennaio 2023

Nel 2022 cresce la difficoltà delle imprese italiane a trovare nuovi collaboratori

 

Il fenomeno del mismatch lavorativo continua a crescere e sembra non volersi fermare. Nel 2022 il 60% delle aziende ha previsto assunzioni, ma nel 41% dei casi si sono rivelate più difficili del previsto. Un valore altissimo che evidenzia un profondo cambiamento del mondo del lavoro attuale.

Nel 2021 questo valore raggiungeva massimo il 32%, in un solo anno invece è aumentato di ulteriori 9 punti e le previsioni per il prossimo non sono altrettanto rincuoranti se non cambia qualcosa. Ma perché sta accadendo questo? Il motivo del cambiamento è riconducibile al cambio generazionale.

Le nuove generazioni non sono più disposte a lavorare senza portarsi a casa una modesta dose di soddisfazione. L’ideologia di lavoro come sacrificio, che ha accompagnato le generazioni dei nostri genitori, ormai non esiste più e per questo è necessario cambiare le carte in tavola se si vuole fare breccia nel cuore dei giovani.

 

Mismatch: i cinque settori più in difficoltà

Sono cinque, praticamente tutti manifatturieri, i settori che hanno evidenziato i maggiori problemi di mismatch: commercio e riparazione dei veicoli (55% di difficoltà di reperimento delle risorse), industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (53%), industrie del legno e del mobile, costruzioni, servizi informativi, tutti e tre con percentuali intorno al 52 per cento. Mentre i più ricercati e al tempo stesso i più introvabili, sono gli operai e i tecnici specializzati (55% di mismatch).

Le difficoltà di reperimento sono molto elevate anche tra i gruppi “di alto profilo”, ovvero specialisti e dirigenti. Per questo tipo di risorse, il tempo di ricerca è poco inferiore ai quattro mesi, mentre si superano i sei per i tecnici alimentari, edili e per gli addetti alla produzione di mobili e gli idraulici.

 

Mismatch territoriale

A livello territoriale, le maggiori difficoltà nel trovare i profili ricercati vengono segnalate dalle imprese del Nord Est, dove quasi il 46% delle figure risulta difficile da reperire. Una difficoltà superiore alla media nazionale si registra anche nel Nord Ovest (41,7%), come pure in Toscana, Umbria e Marche. Nel Lazio e nelle regioni del Mezzogiorno le difficoltà di reperimento risultano più modeste, anche se interessano comunque più del 35% delle entrate programmate.

«Siamo di fronte a un vero e proprio allarme sociale dove a rischio, complice la denatalità in atto, è la competitività del Paese – ha aggiunto Gianni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria per il Capitale umano -. Bisogna puntare su un vero orientamento per spingere l’occupazione giovanile. Su questi punti il ministro Valditara si sta muovendo nella giusta direzione. Dobbiamo rilanciare una grande alleanza pubblico-privato. L’industria è pronta a dialogare con tutti, Stato, enti territoriali, scuole, per il bene dell’Italia».

Una situazione devastante, peggiorata ulteriormente dai governi Conte, che ha letteralmente smontato l’alternanza scuola-lavoro. «L’elevata difficoltà per le imprese di trovare le giuste professionalità da inserire in azienda, registrata nel 2022, è destinata a permanere se non si interverrà sul collegamento tra formazione e mondo imprenditoriale.

Serve una alleanza più forte fra imprese e mondo della formazione che aiuti i nostri giovani a intraprendere i percorsi più fruttuosi per il proprio futuro». Resta fondamentale quindi far conoscere a famiglie e ragazzi le opportunità del mercato del lavoro, ma soprattutto rendere le aziende consapevoli di questo trend, in modo da ristabilire al più presto un equilibrio in questo senso.

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.