Ci ha messo vent’anni, tra intoppi burocratici e la tragica distruzione del terremoto in Umbria. Ma alla fine Gennaro Matacena, 67 anni, architetto napoletano, ha ridato vita al Borgo Castello di Postignano (PG). E sta sviluppando le vendite dei primi spazi abitativi. Un business!
Non è semplice, ma prendere un borgo abbandonato, ridargli vita e sfruttarne le potenzialità economiche e culturali è possibile. In Italia, secondo le stime, il numero di villaggi abbandonati (con uno spopolamento superiore al 90%) oscilla tra i 2mila e i 15mila.
Le storie di chi ha creduto alla rinascita di questi luoghi dimenticati non mancano: Brunello Cucinelli ha installato la sede della sua attività di produzione di abbigliamento in cashmere presso Solomeo, frazione medievale di Corciano (Pg), mentre Daniele Kihlgren, 45 anni, italo-svedese, ha recuperato Santo Stefano di Sessanio (Aq), realizzando un albergo diffuso.
I costi per un’attività del genere si aggirano intorno ai 100 euro al mq per l’acquisto e sui 2.000-2.500 euro al mq per i lavori di restauro. In tutto, insomma, per un borgo intero occorre preventivare un investimento tra i due e i sei milioni di euro.
Quali sono i passi per cominciare? Li suggeriscono Kihlgren e Francesco Quagliolo, amministratore delegato di Borghi, società che sviluppa progetti turistico-immobiliari:
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- Individuare un complesso di edifici che si prestano a tornare in attività;
- Cercare borghi con edifici di valore storico: torri, castelli, etc.;
- Non scegliere luoghi troppo isolati: serviranno comunque strade di collegamento a centri abitati;
- Chiedersi a quale tipo di destinazione sia più adatto.
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Se vuoi saperne di più, trovi tutte le storie di chi ce l’ha fatta e consigli utili sul numero di Millionaire di ottobre 2012.
Redazione
(Autore immagine: s.schmitz)