Credits: RapTv su X

Bufera su Snoop Dogg: esibizione all’evento di Trump

Di
Redazione Millionaire.it
20 Gennaio 2025

La recente performance di Snoop Dogg al “Crypto Ball”, un evento pre-inaugurazione del secondo mandato di Donald Trump, ha scatenato una tempesta di polemiche che sta ancora investendo il celebre rapper. La scelta di esibirsi in un contesto legato a una figura da lui duramente criticata in passato ha scioccato molti suoi fan, sollevando interrogativi sul significato di coerenza, integrità artistica e, soprattutto, sull’influenza del denaro nella cultura pop.

 

Un’esibizione controversa

Durante l’evento, tenutosi a Washington D.C. e organizzato per celebrare Trump come “il primo presidente pro-crypto”, Snoop Dogg ha portato sul palco alcuni dei suoi più grandi successi, tra cui “Drop It Like It’s Hot”, “Don’t Stop Believin’” e una reinterpretazione di “Three Little Birds” di Bob Marley. Tuttavia, i video circolati online hanno mostrato un pubblico freddo e poco coinvolto, composto prevalentemente da uomini bianchi in abiti formali, che sembravano più interessati ai loro telefoni che alla performance del rapper.

Quello è un pubblico che non capisce neanche cosa stia ascoltando”, ha commentato un utente su X. Un altro ha aggiunto: “È imbarazzante vederlo usare certe parole davanti a una folla che disprezza lui e la sua comunità”.

 

Un passato di critica feroce

Questa mossa è particolarmente sorprendente considerando il passato di Snoop Dogg come uno dei critici più vocali di Trump. Nel 2017, il rapper aveva pubblicato un video musicale per “Lavender”, in cui puntava una pistola giocattolo contro un clown vestito come Trump, e più tardi nello stesso anno aveva lanciato il brano “Make America Crip Again”, un attacco diretto al motto “Make America Great Again”. In quel contesto, Snoop aveva dichiarato che il concetto di tornare a un’America “grande” evocava ricordi di segregazione e ingiustizia per la comunità afroamericana.

Per molti, queste posizioni rappresentavano un baluardo contro l’amministrazione Trump e le sue politiche polarizzanti. Eppure, la performance al Crypto Ball sembra indicare un netto cambiamento di rotta, che ha portato alcuni fan a chiedersi se sia stato il denaro a farlo cambiare idea.

 

Critiche dal pubblico e dal mondo della musica

La reazione del pubblico non si è fatta attendere. Sui social media, molti fan hanno definito la sua scelta “culturalmente imbarazzante e irrispettosa”. Alcuni lo hanno accusato di aver tradito i suoi principi per un assegno sostanzioso. “Nipsey e Tupac non avrebbero mai fatto una cosa del genere”, ha scritto un utente su Instagram, riferendosi a due icone del rap da sempre associate alla lotta per i diritti civili.

Non è la prima volta che una figura pubblica viene criticata per aver collaborato con Trump, ma il caso di Snoop Dogg è particolarmente emblematico data la sua storia di aperta opposizione. Nel 2018, ad esempio, Snoop si era filmato mentre fumava cannabis davanti alla Casa Bianca, accompagnando il gesto con insulti rivolti all’allora presidente.

 

Tutto è in vendita?

Questa vicenda solleva una domanda cruciale: fino a che punto il denaro può influenzare le scelte di un artista? La cultura pop ha spesso flirtato con il potere politico, ma la performance di Snoop Dogg sembra aver varcato un confine che molti considerano inaccettabile.

Alcuni analisti culturali sostengono che la sua partecipazione al Crypto Ball potrebbe essere stata motivata non solo dal denaro, ma anche dall’opportunità di entrare in contatto con le elite tecnologiche e finanziarie presenti all’evento. Tuttavia, questo non ha attenuato le critiche. “Non importa quanto grande fosse l’assegno, vendere la propria integrità è un prezzo troppo alto da pagare”, ha scritto un fan deluso.

La performance di Snoop Dogg al Crypto Ball rappresenta uno dei casi più emblematici di come la cultura pop e la politica possano intrecciarsi in modo controverso. Se da un lato è legittimo che un artista esplori nuove opportunità, dall’altro le aspettative del pubblico, costruite su anni di coerenza artistica e ideologica, non possono essere ignorate.

In fin dei conti, questa vicenda sembra confermare un assioma: nel mondo dello spettacolo, tutto può essere messo in vendita, persino la credibilità di un’icona come Snoop Dogg. La vera domanda è se i fan saranno pronti a perdonarlo o se questo episodio segnerà una rottura irreparabile con il suo pubblico.

 

 

 

 

 

 

Sostieni Millionaire e i suoi collaboratori

Hai appena letto questo articolo gratuitamente, senza alcun banner pubblicitario o paywall. Questa è una scelta editoriale di Millionaire.it, perché crediamo nel valore della condivisione libera delle idee. Tuttavia, ogni articolo rappresenta il frutto del lavoro di più collaboratori. Se apprezzi il nostro impegno, ci sono diversi modi con cui puoi sostenere Millionaire.it nel suo lavoro quotidiano.

Puoi acquistare la versione digitale del magazine (a soli € 2.50) oppure offrire, come tuo gesto di apprezzamento, un token che andrà direttamente a chi ha scritto questo articolo CLICCANDO QUI.

Grazie per il tuo supporto!

 

Non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter QUI e di seguirci sui social per rimanere sempre aggiornato.

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.