Le case sugli alberi, un tempo sogno per molti bambini, stanno diventando una realtà sempre più apprezzata anche dagli adulti, e non solo in chiave ricreativa. Questo fenomeno si sta diffondendo a livello globale e ha trovato una crescente popolarità anche in Italia, soprattutto nell’ambito dell’eco-turismo. La possibilità di vivere a contatto diretto con la natura e di sperimentare un’esperienza abitativa unica, sospesa tra i rami, ha conquistato numerosi appassionati di viaggi e avventure sostenibili.
Un richiamo al passato e all’architettura
Le case sugli alberi non sono una novità recente. Già in epoca romana e nel Rinascimento, esistono testimonianze di costruzioni simili, anche se il vero boom è iniziato nel XX secolo, quando l’idea di utilizzare strutture sospese si è fatta strada per scopi ricreativi, piuttosto che pratici. Negli ultimi decenni, però, l’interesse verso queste costruzioni è esploso, grazie soprattutto alla crescente consapevolezza ambientale e alla ricerca di uno stile di vita più in armonia con la natura. Vivere, anche solo per brevi periodi, in una casa sugli alberi rappresenta un ritorno a una dimensione primordiale, ma senza rinunciare ai comfort moderni.
L’arte di costruire tra i rami
La costruzione di una casa sugli alberi richiede competenze specifiche, sia in termini tecnici che di rispetto per l’ambiente. I materiali più utilizzati, come il legno e l’acciaio, devono essere scelti in modo tale da garantire la sicurezza della struttura e, allo stesso tempo, preservare la salute dell’albero che la sostiene. Le tecniche di costruzione variano: alcune case sfruttano sistemi a puntoni e pilastri per scaricare parte del peso a terra, mentre altre optano per tiranti o ancoraggi che danneggiano il meno possibile la pianta. Un aspetto fondamentale per i progetti più rispettosi dell’ambiente è l’utilizzo di materiali sostenibili e certificati, come legno proveniente da foreste gestite responsabilmente o materiali riciclati.
Il trend delle case sugli alberi in Italia
In Italia le case sugli alberi stanno diventando una soluzione sempre più ricercata per chi cerca una vacanza all’insegna della sostenibilità e del contatto con la natura. Nel nostro paese esistono già numerosi esempi di case sugli alberi aperte al pubblico. In Piemonte, ad esempio, il Giardino dei Semplici a Manta offre ai turisti la possibilità di soggiornare in due case sugli alberi immerse in un bosco di aceri e querce. Nel Monferrato, la casa Aroma(n)tica offre un’esperienza più “shabby chic”, integrata in una tenuta di campagna.
Spostandosi a nord-est, in Trentino, il Caravan Park Sexten propone una casa sull’albero costruita secondo i moderni principi della bioedilizia. Sempre al nord, nelle Alpi Giulie, la Malga Priù di Ugovizza ha creato delle originali “pigne” abitabili, costruite su tre livelli, completamente eco-sostenibili e alimentate da fonti rinnovabili. In provincia di Pordenone, il Tree Village di Claut è considerato il villaggio di case sugli alberi più grande del mondo, offrendo un’esperienza più spartana, senza elettricità e con servizi comuni.

Le case sugli alberi come alternativa al turismo tradizionale
Il successo delle case sugli alberi in Italia si inserisce in un contesto più ampio, quello del turismo sostenibile. Airbnb, Booking.com e altri portali di prenotazione offrono decine di opzioni di soggiorni in case sugli alberi, segnalando la crescita esponenziale di questa forma di alloggio. Molte di queste abitazioni non si limitano a essere semplici rifugi, ma diventano vere e proprie esperienze immersive nel cuore della natura, con strutture di lusso e tutti i comfort, come Wi-Fi, vasche idromassaggio, e cucine moderne.
Questo trend non è isolato, ma fa parte di un movimento più ampio che include anche altre forme di alloggi “alternativi”, come le “tiny houses” e il glamping, ovvero il campeggio di lusso. Le case sugli alberi rispondono al desiderio sempre più diffuso di esperienze di viaggio che permettano di “disconnettersi” dalla vita quotidiana, pur mantenendo un livello di comfort e modernità.
I permessi e la burocrazia in Italia
Costruire una casa sull’albero in Italia non è semplice come potrebbe sembrare. La legislazione locale tratta queste costruzioni al pari di quelle al suolo, il che significa che è necessario rispettare le norme urbanistiche ed edilizie vigenti. A seconda delle dimensioni della casa e del suo impatto visivo, può essere necessario ottenere un permesso di costruzione o una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Inoltre, in alcune aree, specialmente quelle sismiche, è obbligatorio seguire normative antisismiche stringenti. Non si può inoltre costruire una casa sull’albero su terreni pubblici o demaniali senza incorrere nel rischio di essere accusati di occupazione abusiva di suolo pubblico.
Un fenomeno globale in ascesa partito dal nord Europa e Stati Uniti
Se in Italia il fenomeno delle case sugli alberi è in crescita, nei Paesi del nord Europa e negli Stati Uniti è già una realtà consolidata. In questi contesti, le case sugli alberi hanno trovato spazio non solo come alloggi per vacanze, ma anche come residenze permanenti o studi creativi. La popolarità di questo tipo di abitazioni è paragonabile a quella delle tiny houses, con cui condividono l’idea di una vita più semplice, in armonia con l’ambiente e lontano dal consumismo sfrenato.
In particolare, nel Regno Unito, la società Blue Forest ha costruito case sugli alberi per hotel di lusso e clienti privati, alcune delle quali dotate di tutti i servizi di un resort a cinque stelle. Anche negli Stati Uniti, le case sugli alberi sono diventate un simbolo di un nuovo modo di vivere la natura, con strutture spettacolari sospese tra gli alberi, che combinano design innovativo e sostenibilità.
Il fascino delle case sugli alberi non mostra segni di cedimento. Al contrario, il loro successo sembra destinato a crescere, alimentato dall’interesse per il turismo sostenibile e dall’esigenza di evadere dalla routine quotidiana. L’Italia, con il suo ricco patrimonio naturale e la crescente attenzione alla sostenibilità, offre un terreno fertile per la diffusione di questo fenomeno. Che si tratti di una vacanza o di un sogno d’infanzia che diventa realtà, le case sugli alberi sono pronte a conquistare un posto sempre più rilevante nel panorama turistico e architettonico del Bel Paese, anche se non sempre si parla di soluzioni economiche sia per i costi di progettazione e costruzione, che per soggiornarci… ma potrebbe valerne la pena.
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