L’imprenditore manda i suoi ingegneri sul posto e propone di utilizzare un tubo di nylon per liberare i 12 ragazzi e il loro coach.
Il fondatore di Tesla Elon Musk vuole dare il proprio contributo in Thailandia, per liberare i 12 giovani calciatori e il loro allenatore intrappolati nella grotta di Tham Luang da due settimane. È una corsa contro il tempo. La quantità di ossigeno si riduce. E il livello dell’acqua non si abbassa, impedendo il passaggio.
Così anche Musk si fa avanti. Prima è stata la semplice risposta a un utente su Twitter: «Sono felice di aiutare se c’è un modo». Poi un impegno vero e proprio: domani alcuni ingegneri di SpaceX e Boring Company saranno in Thailandia per dare supporto. «Potrebbero esserci delle criticità che non possono essere valutate senza essere sul posto» ha scritto.
Intanto, sempre via tweet, l’imprenditore ha proposto una soluzione, creare un tunnel di nylon. «Forse vale la pena provare: inserire un tubo di nylon di un metro di diametro (o un set di tubi più corti per le sezioni più difficili) attraverso la rete di grotte e gonfiarlo come un castello gonfiabile. Dovrebbe creare un tunnel d’aria sott’acqua in grado di adattarsi alle strane forme del percorso, come il passaggio da 70 cm».