Emergenza siccità in Italia. Agricoltura in ginocchio.

Di
Redazione Millionaire.it
30 Luglio 2024

L’Italia sta vivendo una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni, con il Sud del Paese particolarmente colpito. La situazione è critica in diverse regioni, con gravi ripercussioni sull’agricoltura e la vita quotidiana dei cittadini. In questo articolo analizziamo la situazione in Sicilia, Calabria e Puglia, le principali regioni colpite dalla siccità, i danni economici e le proposte di intervento.

 

Sicilia: crisi idrica e interventi

La Sicilia è tra le regioni più colpite dalla siccità, con una perdita di produzione agricola stimata tra il 50% e il 75%. La situazione è particolarmente grave a Palermo, dove si è deciso di ridurre ulteriormente la pressione dell’acqua per risparmiare risorse. A Licata, nell’agrigentino, la Marina Militare ha messo a disposizione la nave cisterna “Ticino” per mitigare temporaneamente la crisi.

La scarsità d’acqua ha portato il prefetto di Agrigento a requisire le reti idriche e a bloccare tre centrali idroelettriche dell’Enel per garantire l’approvvigionamento alle aziende agricole e ai cittadini. Inoltre, molte aziende hanno rinunciato alla raccolta del grano, mentre frutteti, vigneti e uliveti sono in sofferenza, con un danno stimato di oltre 2,7 miliardi di euro.

 

Calabria: stato di emergenza e piani di gestione

In Calabria, il governatore Roberto Occhiuto ha dichiarato lo stato di emergenza a causa della siccità. La mancanza di precipitazioni ha portato a gravi difficoltà in aree come Crotone e Reggio Calabria. La regione ha predisposto piani di emergenza per gestire la distribuzione dell’acqua nelle aree più colpite, con misure volte a ottimizzare l’uso delle risorse idriche disponibili.

 

Puglia: danni economici e iniziative regionali

La Puglia sta affrontando una delle peggiori siccità degli ultimi decenni, con danni stimati che superano il miliardo di euro e raccolti agricoli dimezzati. La mancanza di acqua ha portato alla distruzione di colture come le clementine e il grano, con una diminuzione della resa del 50%. Anche la produzione di miele è stata gravemente colpita, con una riduzione del 60% a causa della mancanza di fioriture.

Per affrontare la crisi, la Regione Puglia ha attivato un tavolo permanente per l’emergenza irrigua. Sono stati adottati interventi come l’installazione di pompe per emungere acqua e l’apertura di traverse per deviare i flussi idrici. Tuttavia, questi interventi emergenziali non risolvono i problemi strutturali della gestione idrica regionale.

 

Danni economici complessivi

L’emergenza siccità sta causando danni economici significativi in tutte le regioni colpite. Secondo Coldiretti, l’assenza di pioggia sta colpendo duramente l’agricoltura, con un danno stimato di oltre 2,7 miliardi di euro in Sicilia e oltre un miliardo di euro in Puglia. Molti agricoltori hanno rinunciato alla raccolta del grano, mentre frutteti, vigneti e uliveti sono in sofferenza.

In Calabria, la situazione è altrettanto grave, con molte aziende agricole che lottano per sopravvivere a causa della mancanza di risorse idriche. La regione ha predisposto piani di emergenza per gestire la distribuzione dell’acqua nelle aree più colpite, ma le difficoltà persistono.

 

Proposte di intervento

Per far fronte alla crisi, diverse proposte di intervento sono state avanzate:

– Investimenti Infrastrutturali: la Regione Sicilia ha richiesto 590 milioni di euro per investimenti in infrastrutture idriche, ma finora il governo ha stanziato solo 20 milioni di euro. È necessaria una maggiore attenzione alla manutenzione delle reti idriche per ridurre le perdite e migliorare l’efficienza dell’approvvigionamento.

– Misure di emergenza: in Calabria, il governatore ha predisposto piani di emergenza per gestire la distribuzione dell’acqua nelle aree più colpite. A Palermo, si sta riducendo ulteriormente la pressione dell’acqua per risparmiare risorse.

– Tecnologie innovative: si stanno considerando soluzioni come l’uso di dissalatori per aumentare l’approvvigionamento idrico, specialmente nelle aree costiere.

– Efficientamento delle reti: in Puglia, è necessaria una maggiore efficienza delle reti di adduzione e distribuzione dell’acqua, che attualmente perdono circa il 50% delle risorse idriche disponibili. Miglioramenti infrastrutturali sono fondamentali per ridurre gli sprechi.

– Nuove Infrastrutture: Coldiretti Puglia ha sottolineato l’urgenza di costruire nuovi bacini idrici e migliorare quelli esistenti per aumentare la capacità di stoccaggio e distribuzione dell’acqua.

 

Rischio Desertificazione

Il rischio di desertificazione è alto, soprattutto in Puglia, dove il 57% del territorio è a rischio. Le alte temperature e la mancanza di precipitazioni hanno aggravato la situazione, rendendo necessarie azioni immediate e coordinate a livello regionale e nazionale.

 

La siccità in Italia rappresenta una sfida complessa che richiede interventi coordinati a livello locale e nazionale. Investimenti in infrastrutture, l’adozione di tecnologie innovative e una gestione efficiente delle risorse idriche sono cruciali per affrontare questa emergenza e mitigare i suoi effetti devastanti sull’economia e sulla vita quotidiana.

 

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