Elettricista con un lavoro nel settore del ferro, Fabio Roveti, inventa il passeggino elettrico che si spinge senza sforzi. Si chiama Sbigulway, ed è stato premiato come una delle migliori sette invenzione della Maker Faire, il festival internazionale per gli artigianali digitali che si è tenuto lo scorso mese a Roma.
35enne di Piobbico, comune della provincia di Pesaro e Urbino, si diverte a inventare cose nuove nel tempo libero: «Tutto è partito da una scommessa. In quel periodo volevo comprare un segway (mezzo di trasporto a due ruote americano). Ma costava quasi 5mila dollari. Allora ho detto a un amico: “Vuoi vedere lo faccio io?” E abbiamo scommesso» racconta a Millionaire.
Fabio va nel suo garage e si mette a lavoro. Risultato? un segway elettrico che ha un’autonomia di 10km, velocità massima di 20km e si ricarica in tre ore: «Poi ho pensato come utilizzarlo. Una cosa che mi annoia è spingere il carrozzino. E allora ho pensato di creare qualcosa di nuovo».
Inizia a portarlo per delle passeggiate con sua figlia. La gente del posto inizia notarlo. Poi viene a sapere della Maker Faire: «Ho pensato di presentare la mia invenzione. Quando l’ho detto agli amici, mi hanno riso in faccia: “ma che ci vai a fare, ci sono innovazione, oggetti futuristici, dove vai con quella cosa lì?».
Fabio non demorde e presenta la sua idea. Dopo qualche mese riceve una email: la sua invenzione è stata scelta tra 1.200 progetti in tutto il mondo: «È stata una gioia per me. Mi hanno regalato lo stand e pagato il viaggio. Lì ho conosciuto tanta gente che mi ha aperto nuove strade per l’utilizzo del prodotto, come applicarlo alle carrozzine per disabili».
La sua invenzione viene poi scelta tra i sette migliori progetti presentati a Roma, su 700. Fabio ora sta cercando un modo per mettere il suo Sbigulway sul mercato. Cerca partenership e proverà il crowdfunding:
«Non pensavo che una cosa nata per scherzo, potesse rappresentare una grande opportunità per la mia vita. Da quando sono ragazzo non faccio altro che inventare. Cose diverse, a volte strampalate. Come pantofole con una calamita all’interno che ho pensato per mia figlia che ne perdeva sempre una».
INFO: http://www.sbigulway.com/
Giancarlo Donadio