Henry Winkler, Fonzie, a 43 anni dalla prima candidatura, vince l’Emmy Award come attore protagonista della serie Barry.
Molti lo ricorderanno nel telefilm Happy Days, dove interpretava Arthur Fonzarelli detto Fonzie, ruspante rubacuori italo americano, che metteva in moto il juke box con una manata e faceva cadere ogni ragazza ai suoi piedi.
Ma Henry Winkler è andato molto più lontano. Attore, regista, produttore. Un curriculum di tutto rispetto, da cui però ancora mancava l’ambito oscar della tv.
E, finalmente, a quasi 73 anni, il riconoscimento è arrivato. Ci sono volute sei candidature e tanta pazienza, ma dopo 43 anni, Fonzie può aggiungere l’Emmy al suo palmares.
Subito dopo la proclamazione, come prima cosa Henry ha baciato la moglie Stacey, con cui è sposato da 40 anni. Come seconda cosa, salito sul palco, ha ringraziato tutti quelli con cui ha lavorato, poi ha pronunciato un toccante discorso.
«Essere una star non ha niente a che fare col motivo per cui facciamo quello che facciamo. Sognavo di diventare attore fin dall’età di sette anni, quando tutti mi davano contro. I miei consigli? Siate voi stessi. Siate onesti riguardo alle vostre capacità. Studiate e preparatevi per non essere una meteora. Nel 1973, quando ho cominciato a Hollywood, ero una piantina, che è stata annaffiata ogni giorno. Ed ecco l’albero che sono oggi». Grande esempio di talento, perseveranza e umiltà.
«Ho preparato questo discorso per 43 anni. Se stai seduto al tavolo da gioco abbastanza, prima o poi le fiches arrivano»
Non solo, dal 2003 Henry Winkler è anche co-autore di una serie di libri per ragazzi con protagonista Hank Zipzer, ragazzino di 9 anni, affetto come Henry da dislessia. La serie ha avuto grande successo ed è arrivata in tv.
