genenta paracchi
Al centro, Pierluigi Paracchi, co-founder di Genenta Science, con il suo team

Genenta Science si quota: è la prima startup italiana al Nasdaq. Storia della biotech che combatte i tumori

Di
Redazione Millionaire
16 Dicembre 2021

Genenta Science sbarca al Nasdaq. È la prima startup italiana a quotarsi nel listino tecnologico di New York, e l’unica azienda del nostro Paese presente ad oggi. Nel giorno del debutto, ieri, ha ampliato la sua offerta pubblica iniziale di 2,4 milioni di azioni (ADS), a un prezzo di 11,50 dollari. L’obiettivo dell’IPO è raggiungere i 40 milioni di dollari lordi.

La storia di Genenta inizia a Milano dall’incontro tra un venture capitalist specializzato nel biotech e uno scienziato che potrebbe aspirare al premio Nobel per le sue scoperte. I due si conoscono e decidono di fare insieme un’impresa. Vogliono sviluppare una terapia genetica per la cura e il trattamento di tumori gravissimi: glioblastoma (cervello) e mieloma (sangue).

Siamo nel 2014, in un campus straordinario: Genenta è uno spinoff dell’Ospedale San Raffaele di Milano. A disposizione i due hanno laboratori, tecnici, scienziati e medici che innovano nel settore. A oggi hanno raccolto 33,6 milioni di euro. E sono dei fuoriclasse.

La mente imprenditoriale è Pierluigi Paracchi, 47 anni, uno che di biotech se ne intende, laurea in Economia, passione per la finanza, ex venture capitalist. Lo scienziato è Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR-TIGET), uno studioso di grande valore, conosciuto e premiato in tutto il mondo per le sue scoperte sulle malattie genetiche rare. Poi si è unito Carlo Russo, già nella multinazionale GSK e Chief Medical Officer in Genenta.

«A fine 2013, Naldini mi ha fatto vedere una sua pubblicazione che era appena stata accettata da un’importante rivista scientifica, Science Translational Medicine: parlava dell’uso di un vettore per modificare le cellule staminali del sangue per la cura e il trattamento dei tumori. Ne sono rimasto colpito e affascinato» ci ha raccontato Paracchi un anno fa.

genenta science
L’apertura dell’articolo pubblicato su Millionaire di marzo 2020

«Abbiamo raccolto i primi 10 milioni di euro in tempi molto stretti, nel 2015, grazie all’aiuto di Mediobanca». Poi altri round nel 2017, nel 2019. La startup raccoglie capitali e consensi. Ha sedi a Milano e New York.

«Il nostro obiettivo è migliorare l’aspettativa di vita. Non facciamo miracoli. Ma puntiamo a ritardare in maniera significativa lo sviluppo della malattia. È il nostro sogno» ci aveva detto Paracchi.

«La ricerca scientifica è il nostro petrolio. C’è un’opportunità enorme di creare valore in Italia. Abbiamo alcuni dei migliori scienziati del mondo, centri di ricerca, laboratori e strutture all’avanguardia. C’è una rivoluzione in atto, quella dell’immuno-oncologia, ci sono enormi opportunità. Le malattie sono globali, i pazienti sono globali, i brevetti sono globali.

Quando ho iniziato a fare il venture capitalist, data anche la mia formazione economica, ero più propenso, come molti, a investire nel mondo digital e social. Ti sembra di capire di più il business e che tutto sia più facile. Poi ho iniziato a studiare le scienze della vita e vedevo idee più solide. Da lì arrivano le grandi scommesse».

Tratto dall’articolo di Eleonora Chioda “Il biotech è il nostro petrolio” pubblicato su Millionaire di marzo 2020. 

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.