In pochi mesi, l’impegno della 16enne svedese nella lotta al cambiamento climatico ha raggiunto una portata globale. Un gruppo di deputati norvegesi ha proposto Greta per il Nobel per la pace.
Ha da poco compiuto 16 anni, ma nonostante la giovane età, Greta Thunberg è già una delle persone più influenti del Pianeta. Ha parlato più volte ai leader del mondo, sollecitandoli ad agire contro il riscaldamento globale. Con le sue opere di sensibilizzazione, dagli scioperi agli appelli ai governi, è arrivata a mobilitare milioni di studenti. Al grido di “Fridays for future”, moltissimi ragazzi scenderanno in piazza venerdì 15 marzo in oltre 100 Paesi, Italia inclusa. Uno sciopero globale per richiedere misure concrete sul cambiamento climatico. Ed è per il suo impegno, la tenacia e la capacità di trascinare le folle, che un gruppo di deputati socialisti norvegesi ha proposto Greta al Premio Nobel per la pace.
“Abbiamo indicato Greta perché la minaccia del clima è probabilmente una delle principali cause di guerre e conflitti. Il movimento di massa che Greta ha innescato è un contributo molto importante per la pace”, ha spiegato il deputato Andrè Ovstegard. La giovane attivista ha detto di essere “onorata e molto grata”. Il Comitato dei Nobel valuterà la proposta. Il vincitore sarà proclamato in autunno.
Greta, che su Twitter si definisce un’attivista per il clima con la sindrome di Asperger, ha iniziato a manifestare la scorsa estate. Il 20 agosto 2018 ha scioperato per la prima volta davanti al Parlamento svedese, per chiedere al governo di ridurre le emissioni di carbonio. Da allora ogni venerdì è tornata sul posto con il cartello Skolstrejk för klimatet (sciopero della scuola per il clima). La sua azione è diventata un esempio per molti, soprattutto dopo la risonanza dei suoi discorsi al vertice sul clima delle Nazioni Unite e al forum di Davos.
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