Uno dei più grandi gruppi bancari del mondo ha deciso di stanziare un miliardo di dollari per finanziare il climate-tech. Hsbc Holdings ha annunciato la settimana scorsa di voler finanziare startup tecnologiche early stage che offrono soluzioni alla crisi climatica. L’obiettivo è quello di contribuire a ridurre le emissioni di carbonio per fronteggiare l’emergenza ambientale.
Soluzioni all’emergenza climatica
Secondo uno studio dell’Università Nazionale Australiana del 2018, l’economia globale potrebbe perdere fino a 23mila miliardi di dollari l’anno entro il 2100 per fattori climatici come il calo dei raccolti, l’aumento di malattie e l’innalzamento del livello del mare. Per fare un confronto, questa cifra equivale a circa il doppio delle perdite economiche globali dopo la crisi finanziaria del 2008.
Nel 2015, per fare fronte alla crisi climatica 195 stati, inclusa l’Italia, hanno aderito all’Accordo di Parigi. L’obiettivo comune è di arrivare entro il 2050 a “zero emissioni nette” di Co2. Ne è conseguita una corsa all’innovazione delle tecnologie ‘climatiche’.
Venture Capital e Climate tech
Il settore del climate-tech, impegnato nella sfida di decarbonizzare l’economia mondiale, ha visto un boom di investimenti negli ultimi anni. Anche il gigante Hsbc ha annunciato che sosterrà concretamente le aziende emergenti nel campo delle tecnologie climatiche.
Per poter partecipare al finanziamento di Hsbc, le compagnie devono essere sostenute da fondi di venture capital, ovvero fondi investiti a lungo termine in imprese ad alto rischio.
I fondi stanziati dall’istituto di credito londinese sosterranno le startup nei settori della ricarica dei veicoli elettrici, dello stoccaggio delle batterie, dell’alimentazione e dell’agricoltura e delle tecnologie di rimozione del carbonio.
“L’accesso ai finanziamenti è fondamentale per le aziende di tecnologia climatica che si trovano nella fase iniziale per implementare soluzioni nel mondo reale”, ha affermato Barry O’Byrne, Ceo global commercial banking di Hsbc.