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Impariamo a non prenderci troppo sul serio

Di
Tiziana Tripepi
8 Agosto 2023

La leggerezza, il saper sorridere di noi stessi, può essere una cura per tutti. E una fonte di ispirazione per i leader. 

 

Sapete quanto tempo sorride in media un adulto ogni giorno? È la domanda posta a bruciapelo da Ambrogio Scognamiglio, docente universitario, coach e clown dottore, durante un TEDx a Legnano (MI), lo scorso aprile, quando dodici professionisti di diverse estrazioni sono saliti sul palco per esprimersi sul tema della leggerezza. La risposta è sconcertante: 40 secondi. La leggerezza, la capacità di saper sorridere di noi stessi, di non prenderci troppo sul serio, è un’arte che va allenata. Perché ci fa stare bene e fa funzionare meglio il nostro cervello. «Ci muoviamo nel mondo come se dovessimo salvare vite», spiega Scognamiglio. «Vestiamo i nostri progetti e i nostri obiettivi di “seriosità”. Che non significa “serietà”: essere seri significa essere responsabili, centrati, affidabili. Essere seriosi significa essere pesanti». 

 

Vivere “in orizzontale”

«La leggerezza è la sensazione che proviamo quando sperimentiamo il sollievo, cioè quando riusciamo a liberarci di un peso che stavamo portando da tanto tempo, e lo lasciamo andare», afferma Agnese Scappini, psicoterapeuta e dottoressa in Filosofia ed etica delle relazioni umane. «Che sia un trauma, un dolore, un senso di colpa. A venirci in aiuto sono le persone a noi care, a noi vicine, che rappresentano una buona rete che ci può sostenere quando dovessimo perdere un po’ l’equilibrio». Federico Ott, consulente nelle risorse umane e coach, managing partner di Risorsa Uomo, ha spiegato a Millionaire come la leggerezza si raggiunga quando si vive “in orizzontale” invece che “in verticale”. Quando non si rincorre a tutti i costi l’eccellenza, quando non necessariamente si vuole essere i numeri uno, perché stare in vetta non ci fa più vedere la bellezza e la varietà di quello che c’è in basso. 

«Se ci si focalizza su una sola cosa e poi non si riesce ad arrivare in fondo, c’è il rischio che il fallimento sia più scottante. Se invece siamo polivalenti riusciamo a essere più leggeri. È quello che chiamo “polivalenza leggera”», spiega Ott. «Vivere “in orizzontale” ci dà l’occasione di conoscere più gente e di fare tante cose, mentre se viviamo “in verticale” siamo più soli, e se siamo i numeri uno non avremo più nessuno da cui imparare. L’eccellenza è sovrastimata nella nostra società, e ci limita nel mettere in pratica le nostre passioni. Ognuno di noi è depositario di molteplici talenti». La metafora: «È come voler raggiungere un luogo con l’autostrada invece che percorrendo le strade provinciali: se faremo deviazioni, scopriremo cose nuove ed è molto più facile che sia un viaggio indimenticabile».

 

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Pratichiamo il buonumore per essere dei buoni leader

«La leggerezza ci serve anche per lavorare meglio ed essere dei buoni leader», riprende Scognamiglio, ideatore e divulgatore del metodo D.O.S.E.®, acronimo di Dopamina, Ossitocina, Serotonina, Endorfine, i quattro neurotrasmettitori del benessere. «Sono quelli che dobbiamo attivare per vivere bene ma anche per prendere decisioni con intenzionalità e non istintivamente, cosa che avviene se invece attiviamo il cortisolo e l’adrenalina, i due ormoni che produciamo come risposta allo stress». 

Un metodo che ha basi scientifiche, sulle quali Scognamiglio ha costruito percorsi di formazione per aziende, scuole, università e per il sociale, per fornire supporto in situazioni di disagio e bisogno.  «Il vero leader non è colui che governa un gruppo, ma chi “si prende cura” del gruppo, gli fornisce una sanità mentale, emotiva e fisica. Per farlo, deve in primo luogo prendersi cura di sé». 

Ecco quindi i suoi sei consigli per sviluppare la serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore: 1) Ridi: calendarizza durante la giornata momenti divertenti, che ti mettano di buonumore. 2) Relazionati ogni giorno con persone che praticano il leggerismo® (leggerezza + umorismo), persone che ti fanno ridere e ti rilassano. 3) Segui un’alimentazione consapevole. Conosci quello che mangi e l’impatto che ha sul tuo corpo. Il 90% della serotonina è prodotta dall’intestino. 4) Pratica sport, di qualsiasi tipo: l’importante è che ti diverta, che ti riporti a “giocare” come quando eri bambino. Non per nulla in inglese “to play” significa sia giocare che fare sport. 5) Riposa. 6) Cogli i lati buffi della vita, sviluppa la capacità di ridere di te, degli imprevisti e delle difficoltà delle tue giornate. 

 

Che cos’è il TEDx

TED (acronimo di Technology, Entertainment e Design) è un’organizzazione no profit statunitense che ha come obiettivo “diffondere idee di valore” e che dal 1990 organizza una conferenza annuale a cui partecipano le migliori menti del Pianeta. TEDx è il programma locale e auto-organizzato che opera sotto una licenza concessa da TED e raccoglie pensatori per condividere un’esperienza simile a quella che si vivrebbe durante una conferenza TED.

 

Articolo pubblicato su Millionaire giugno 2023

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