Instagram ora lancia anche l'amico immaginario

Instagram lancia “l’amico AI“

Di
Redazione Millionaire
16 Novembre 2023

In un mondo sempre più connesso ma paradossalmente afflitto da solitudine e isolamento, Instagram sta per lanciare una funzione che suscita riflessioni sul ruolo dei social media nella nostra società: la creazione di un amico immaginario AI completamente personalizzabile.

Tutti noi abbiamo avuto un amico immaginario durante l’infanzia, ma Instagram sta per trasformare questo fenomeno infantile in qualcosa di molto più reale e potenzialmente inquietante. Gli utenti potranno creare un “amico AI” con cui interagire liberamente. Questo chatbot sarà in grado di rispondere a domande, parlare di problemi, condividere idee e molto altro. La promessa è quella di un compagno perfetto, personalizzabile nei minimi dettagli: aspetto, personalità, sesso, età, etnia e interessi.

Questa innovazione porta con sé riflessioni profonde sul ruolo dei social media e sulle dinamiche di solitudine nella società moderna. In un’epoca in cui la privacy e l’autenticità delle relazioni vengono spesso messe in secondo piano, l’introduzione di un amico artificiale su una piattaforma già saturata di interazioni superficiali e virtuali solleva questioni etiche e psicologiche. I primi screenshot apparsi sulla nuova applicazione di Instagram illustrano come gli utenti potranno scegliere tra un amico AI riservato o spiritoso, con passioni variabili tra animali e fai-da-te, offrendo una sorta di antidoto alla solitudine in un contesto sempre più mediato dalla tecnologia.

Tuttavia, l’idea di sviluppare un chatbot che funga da “amico AI” non è priva di rischi. Julia Stoyanovich, direttrice del Center for Responsible AI della New York University, evidenzia come l’intelligenza artificiale generativa possa trarre in inganno gli utenti, facendoli credere di interagire con un essere umano reale. Questa illusione di connessione ed empatia può portare a vulnerabilità, manipolazione e delusione.

Questo pericolo non è meramente teorico. Recentemente, è stata riportata la storia di Jaswant Singh Chail, l’uomo che ha tentato di uccidere la Regina Elisabetta seguendo i suggerimenti di una fidanzata generata dall’intelligenza artificiale su Replika. Esempi come questo dimostrano come il confine tra realtà e finzione possa essere pericolosamente labile nell’era digitale.

Instagram, quindi, si trova di fronte a un bivio etico: lanciare una funzione che potrebbe alleviare la solitudine di molti o esacerbare i problemi legati all’abuso della vita privata e all’autenticità delle relazioni sociali. La decisione di procedere o meno con questo progetto potrebbe rivelarsi cruciale non solo per la piattaforma, ma anche per la salute emotiva e psicologica della nostra società sempre più connessa eppure isolata.

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