Italia: smantellata rete di TV pirata da 3 miliardi di euro l’anno

Di
Redazione Millionaire.it
28 Novembre 2024

Operazione internazionale contro un sistema che offriva contenuti di piattaforme streaming a oltre 22 milioni di abbonati

La Polizia Postale ha messo fine a una delle più grandi reti internazionali di pirateria televisiva, un sistema che garantiva a milioni di abbonati europei accesso economico a contenuti rubati da piattaforme come Sky, Netflix, Amazon Prime, DAZN, Paramount e Disney+. L’operazione, frutto di un’indagine durata due anni, ha rivelato un giro d’affari annuo stimato in circa 3 miliardi di euro e danni complessivi per oltre 10 miliardi alle aziende legittime.

 

Un sistema complesso e ben organizzato

Secondo i magistrati, il gruppo criminale operava tramite un’infrastruttura informatica internazionale molto avanzata, in grado di “catturare e rivendere” sia contenuti live, come gli eventi sportivi, sia contenuti on-demand, tra cui film e serie TV. Eurojust, l’Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria, ha confermato che si trattava di una delle reti di streaming illegale più grandi al mondo.

“Il profitto di queste attività illecite, con un rischio minore rispetto al traffico di droga, è paragonabile a quello del narcotraffico,” ha dichiarato Francesco Curcio, il procuratore che ha guidato l’indagine.

 

Operazione internazionale senza precedenti

Martedì scorso, quasi 300 agenti della polizia postale italiana hanno condotto perquisizioni in 89 località sparse in 15 regioni italiane, coordinate con le autorità internazionali. Simultaneamente, altre 14 località sono state perquisite in Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Romania, Croazia e Cina.

Secondo le autorità italiane, questa è stata la più grande operazione mai condotta a livello nazionale e internazionale contro la pirateria audiovisiva. Due presunti capi della rete, che seguiva un modello organizzativo “a cascata” con ruoli ben definiti per ciascun membro, sono stati arrestati nei Paesi Bassi. In Croazia sono state arrestate altre 11 persone.

 

Un colpo importante contro la pirateria

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha definito la chiusura della rete “un passo cruciale” nella lotta contro il furto di contenuti. “Combattiamo senza sosta una battaglia in cui questi criminali utilizzano tecnologie sofisticate per sfuggire ai controlli,” ha affermato De Siervo. “La pirateria non è solo un crimine, ma un attacco diretto agli investimenti, alla qualità dei contenuti e agli appassionati che meritano un’esperienza di visione legale e di alta qualità.”

 

La piaga della pirateria nello sport

Le piattaforme di streaming sportivo, in particolare, sono sempre più preoccupate per l’impatto della pirateria, che, secondo stime di settore, causa perdite di decine di miliardi di dollari all’anno. DAZN e beIN Media Group hanno annunciato lo scorso anno la creazione di una task force globale, in collaborazione con Interpol ed Europol, per intensificare la lotta contro il fenomeno.

La Serie A italiana, che ha i diritti su numerose partite di calcio, ha spinto per misure più severe, tra cui l’iniziativa Piracy Shield, lanciata quest’anno. Questa prevede il blocco, entro 30 minuti, di qualsiasi indirizzo IP segnalato dai broadcaster per la trasmissione di segnali piratati. Tuttavia, il progetto ha sollevato critiche, come nel caso di Google Drive, bloccato erroneamente il mese scorso.

 

Una rete vasta e diversificata

L’indagine conclusa questa settimana ha preso di mira un sistema ancora più ampio, che coinvolgeva non solo eventi sportivi, ma tutti i tipi di contenuti trasmessi. Il servizio pirata era pubblicizzato su piattaforme come Telegram e altri forum, offrendo per circa 10 euro al mese un pacchetto completo di canali, film e serie TV. Gli abbonati avevano accesso a oltre 2.500 canali, rubati da diverse piattaforme legali.

Le perquisizioni hanno portato alla scoperta di server in Romania e Hong Kong, utilizzati per trasmettere via internet segnali catturati da servizi satellitari a milioni di abbonati in tutta Europa. Nove server sono stati disattivati martedì dalla Polizia Postale italiana e dai suoi partner internazionali, mentre ulteriori apparecchiature sono state sequestrate nel Regno Unito e nei Paesi Bassi.

 

Lotta continua alla criminalità digitale

Questa operazione rappresenta un duro colpo per il mondo della pirateria, ma evidenzia anche quanto sia sofisticata e radicata questa forma di crimine. Le autorità italiane e internazionali si impegnano a proseguire la battaglia, rafforzando la cooperazione e le misure tecnologiche per contrastare una minaccia che mina l’intero settore audiovisivo e il diritto degli utenti a contenuti di qualità, fruibili in modo legale.

 

 

 

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