Ken Robinson: «La scuola uccide la creatività»

Di
Redazione Millionaire
30 Marzo 2016

È suo il discorso (talk) più visto di sempre al TEDX, la fondazione no profit che dal 1984 ospita conferenze in giro per il mondo su tecnologia, design, intrattenimento, insegnamento con i speaker più famosi del pianeta.

Lui è Ken Robinson, scrittore e uno dei massimi esperti di educazione al mondo. Il suo discorso è stato visto da oltre 33 milioni di persone in tutto il mondo.

La scuola uccide la creatività

«Noi cresciamo con il terrore di sbagliare e gestiamo anche così le nostre aziende e la nostra vita. Il nostro sistema educativo toglie alle persone la loro capacità creativa. Noi cresciamo con il terrore di sbagliare e gestiamo anche così le nostre aziende e la nostra vita. E ora di creare qualcosa di innovativo. I bambini hanno tutti un grande talento e noi lo sprechiamo. Sbagliano e la scuola colpevolizza chi fa errori» spiega Robinson.

 L’immaginazione dei bambini

«Recentemente ho sentito una bella storia – racconta Robson – di una ragazzina durante una lezione di disegno. Aveva 6 anni, era seduta in fondo e disegnava. L’insegnante diceva che questa ragazzina di solito non stava attenta, ma in questa lezione invece sì. L’insegnante era affascinata, andò da lei e le chiese: “Che cosa stai disegnando?”. E la ragazzina rispose: “Sto disegnando Dio”. E l’insegnante disse: “Ma nessuno sa che aspetto abbia”. E la ragazzina: “Lo sapranno tra poco”».

Un sistema educativo che allontana dalla passioni

«Il nostro sistema educativo è basato sulle abilità accademiche. Un sistema in cui le discipline più utili per il lavoro sono in cima. Voi probabilmente siete stati allontanati da cose che vi piacevano da bambini a scuola, sulla base che non avreste mai trovato un lavoro facendo quello, no? Non fare musica, non diventerai un musicista; non fare arte, non sarai un artista. Avvisi profondamente sbagliati. E la conseguenza è che tante persone di talento, persone brillanti, creative, credono di non esserlo».

Una storia di successo inaspettata

«Si chiama Gillian Lynne. È una coreografa oggi famosa in tutto il mondo. Ha fatto “Cats” e “Phantom of the Opera”.  Abbiamo pranzato insieme un giorno e ho detto “Gillian, come sei diventata ballerina?”. E lei disse che quando era a scuola le cose andavano male, era senza speranza, non riusciva mai a stare ferma in classe.  Gli insegnanti pensavano che avesse problemi di apprendimento. E la mandarono da uno specialista. Il medico la visitò si sedette vicino a Gillian e disse: ” Ho ascoltato tutte quelle cose che tua madre mi ha detto e le devo parlare a quattr’occhi”. Le disse: “Aspettaci qua, non ci metteremo molto”. E se ne andarono. Ma quando lasciarono la stanza egli accese la radio appoggiata sulla scrivania. E quando furono fuori dalla stanza disse alla madre, “Ora la guardi”. Gillian era in piedi e si muoveva con la musica. E la guardarono per qualche: “Signora Lynne, Gilian non è malata, è una danzatrice. La porti a una scuola di danza”».

 

 

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