Kalinka crea “musica su misura” e ti fornisce la band giusta per il tuo evento.
Trasformare la propria passione in un business. Missione compiuta per due trentenni salentini. Piani per il futuro: aprire una scuola di musica dove formare nuove figure e aiutarle a entrare nel mondo del lavoro. Quando la passione e l’amicizia si uniscono molto spesso i risultati sono un successo. Questi sono anche gli ingredienti della storia di Gabriele Gatto (bassista) e Andrea Antonaci (chitarrista), due trentenni con le idee chiare. «Avevamo un gruppo e suonavamo agli eventi. Poi l’arrivo del Covid ci ha spinti a ripensare l’attività. Abbiamo realizzato il business plan, studiato il target, individuato i bisogni da soddisfare.
Sono tornate utili la mia formazione digital e l’esperienza con le startup. Abbiamo investito in strumentazione, attrezzature», spiega Gabriele. Nasce così Kalinka (il nome deriva da una canzone tipica russa e richiama la parte folk della loro anima). «Oggi siamo un’azienda a tutti gli effetti. Organizziamo, in 18 regioni, 350/400 eventi all’anno. Impieghiamo una quarantina di persone. E proprio la qualità dei nostri musicisti rappresenta il nostro principale punto di forza. All’inizio, entrambi ci occupavamo di tutto. Adesso io mi concentro sulla logistica e Gabriele sull’amministrazione. Abbiamo delegato molto, per continuare a suonare in alcuni eventi, ma allo stesso tempo far crescere il business», illustra Andrea.

Le tre P per crescere: passione, professionalità, passaparola
«La passione è alla base, ma per fare il salto di qualità servono professionalità, studio, organizzazione. Ci promuoviamo online, sui canali dedicati, con la Seo. A fare la differenza è il passaparola dei clienti soddisfatti. E la sinergia con partner affini a noi. Un fattore distintivo è rappresentato dalla flessibilità: offriamo gruppi che vanno dal duo a 14 elementi. E un repertorio vastissimo e modulabile: dai classici della musica italiana alla pizzica salentina. Siamo fieri delle nostre origini, che rappresentano la nostra identità, ma ci adeguiamo alle esigenze del cliente», spiega Gabriele.
La sfida è destagionalizzare. «C’è un picco di eventi in estate, ma all’organizzazione lavoriamo tutto l’anno. Con la speranza di usufruire dell’allungamento della stagione turistica pugliese, a cui si sta lavorando», illustrano i due. «Stiamo per concretizzare il progetto di una scuola di musica. Così i nostri musicisti possono lavorare tutto l’anno e formare nuove figure a cui dare lavoro. Vogliamo portare Kalinka in altre realtà geografiche e fare scouting». Che cosa insegna ai giovani la vostra storia? «Servono tenacia e resilienza. Fare impresa non è facile. L’ambizione più alta, che a volte sfocia nell’utopia, è rendere la musica un lavoro, e continuare a viverla come una passione», concludono.
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