Aumentano le vendite di libri tra i giovani, soprattutto tra le ragazze! Continuiamo a ripeterci: “gli schermi dominano ogni aspetto della vita quotidiana”. Ma, per una volta, arriva una piacevole sorpresa dal mondo dell’editoria. Aumentano le vendite di libri, un fenomeno particolarmente evidente tra le giovani donne.
“Scemo chi legge!” ricordiamo quei graffiti adolescenziali sui muri, ma oggi, forse, chi legge non è così scemo. In un mondo frenetico, ossessionato dagli schermi degli smartphone, il libro stampato rimane una pausa di riflessione e approfondimento, un faro nel mare della digitalizzazione.
Presentato a Bookcity dalla Fondazione Feltrinelli, l’Osservatorio sul Futuro dell’Editoria mostra che il 63,6% dei frequentatori di librerie sono donne, contro il 36,4% di uomini. Questa tendenza si riflette anche nell’aumento del 6,3% nella vendita di fiction, in particolare romanzi rosa, fantasy e polizieschi noir.
Anche tra i giovani, soprattutto nelle ragazze sotto i 18 anni, si osserva un incremento significativo: nel 2023, hanno rappresentato quasi il 75% degli acquisti nel loro segmento di età. Questo sbilanciamento a favore delle giovani lettrici è un segnale positivo per il futuro dell’editoria. Interessante notare come, nonostante la crescita digitale, le librerie fisiche continuino ad attrarre giovani lettori, con un aumento particolarmente notevole tra i 18 e i 24 anni. Le piccole città vedono addirittura il doppio degli acquisti rispetto alle grandi metropoli.
Infine, va sottolineato il ruolo di Instagram nell’ispirare il 54% dei giovani lettori, dimostrando come i social media possano essere strumenti efficaci nella promozione della lettura. Questi dati sono un chiaro segnale che, nonostante le sfide poste dal digitale, il libro stampato continua a conquistare cuori e menti, soprattutto tra le giovani donne. Questa tendenza non è solo una sorpresa per molti, ma anche una conferma come anche magazine come Millionaire possano prosperare sia in formato digitale che cartaceo, grazie a contenuti sempre attuali e coinvolgenti. Forse a mancare sono proprio i contenuti, che nessun meme potrà mai sostituire, e non la voglia di prendere in mano un libro o un magazine di approfondimenti.