Dopo il mega-round da 497 milioni di euro che ha portato la fintech milanese a diventare unicorno, Scalapay si prepara per una nuova acquisizione: Cabel IP, provider di servizi finanziari e di pagamento per intermediari e aziende. Si tratta di una mossa strategica per l’azienda, che continua a espandere la propria presenza sul mercato europeo, dove è già insediata in vari Paesi – in particolare Italia, Spagna e Francia – e dove ora potrà ampliare i propri orizzonti grazie ai mercati degli altri paesi, attraverso il passporting della sua licenza.
«I merchant in tutta Europa hanno adottato le soluzioni di pagamento Scalapay per acquisire più clienti e incrementare le vendite. Mi spingerei ad affermare che siamo il fornitore di buy now pay later più amato in Europa a giudicare dall’Nps (90+) e dalle valutazioni di soddisfazione dei clienti» è il commento dell’Ad Simone Mancini. Secondo poi un annuncio su LinkeIn della stessa società, l’acquisizione rinominerà la precedente Cabel IP in Satispay IP, espandendo le linee di business della società.
L’obiettivo è quello di porsi agli intermediari finanziari come abilitatore ai cambiamenti di mercato derivanti dall’innovazione digitale, attraverso un’offerta in grado di anticipare le nuove frontiere di business e accompagnare il cambiamento del sistema finanziario.
L’acquisizione è arrivata l’anno scorso, subito dopo l’aumento di capitale avvenuto con la chiusura del mega round guidato da Tecent e Willoughbay Capital, con la partecipazione di Tiger Global e Fasanara Capital (già investitori in round precedenti), Gangwal, Moore Capital e Deimos. Una volta ottenuta dalla Banca d’Italia l’autorizzazione a effettuare l’acquisizione, il 2 marzo Scalapay ha poi finalizzato la transazione, diventando unico azionista della società.
“Abbiamo una lunga lista d’attesa di commercianti che vogliono integrare le nostre soluzioni tramite il loro PSP, molti dei quali stanno cercando un’alternativa ad altre soluzioni BNPL che non hanno il livello di visibilità che Scalapay ha in tutta l’Europa meridionale” conclude l’Ad. In uno scenario di 3,5 milioni di utenti attivi, 5.000 marchi e 7.000 negozi fisici tra cui: Veralab, Douglas, Patrizia Pepe, Twinset, Alpitour e Best Western, si può dire che la fintech, fondata solo nel 2019, sta effettivamente guidando la trasformazione del modo di fare shopping.
