Il CEO Sam Altman annuncia l’OpenAI startup Fund, un fondo di corporate venture capital “atipico”.
Open AI, il celebre ente no profit che ha dato vita al chatbot più discusso di tutti i tempi, dà vita all’OpenAI startup Fund. Un fondo con un capitale di circa 100 milioni di dollari, da investire in startup che si occupano di intelligenza artificiale. Annunciato attraverso un video dal CEO Sam Altman, il fondo intende aiutare nuove realtà ad avere un impatto nel mondo, investendo in esse e collaborando con startup in settori in cui l’intelligenza artificiale può avere un effetto trasformativo.
Secondo quanto riportato in forma ufficiale, il fondo è attualmente alla ricerca di startup attive in tre settori specifici: assistenza sanitaria, cambiamento climatico e istruzione. In realtà però, secondo alcune dichiarazioni del CEO, il progetto sarebbe aperto a tutte le startup i cui strumenti di intelligenza artificiale possono potenziare la produttività delle persone, aiutandole a migliorare le proprie performance. Citando anche settori come quello del personal assistance e della ricerca semantica.
Così Open AI, con un fondo composto da partner della portata di Microsoft, si inserisce tra le realtà internazionali di Corporate Venture Capital. Attraverso uno stile di investimento atipico, l’ente intende effettuare grandi scommesse investendo su un massimo di dieci startup. Come suggerisce il corporate venture capital stesso, le startup dovranno essere in fase iniziale e in target con l’impresa che investe. Per le startup che pensano che la propria soluzione di intelligenza artificiale possa spingersi oltre i confini finora definiti, le candidature possono essere inviate a mezzo mail direttamente all’ente all’indirizzo hello@openai.fund. Oltre al capitale, le startup che prenderanno parte alla missione del fondo avranno accesso anche a tutte le risorse e gli asset di proprietà dell’ente, compresi i futuri sistemi di OpenAI.