L’Italia che balla sceglie il tango. Crescono i numeri della passionale danza argentina: oltre 560 scuole censite in tutta la penisola (leggi qui in nostri consigli su come aprirne una). Un esercito di appassionati, 50mila (dati ballatango.it), che imparano, ballano per strada, dandosi appuntamento sui social.
E partecipano a eventi. Come “Notturni nel Roseto: tango e sax” evento organizzato a Monza dall’associazione musicale Musicamorfosi. Con una formula organizzativa collaudata: il multitasking: nella stessa area, si svolgono contemporaneamente concerti e performance diversi, tra cui lo spettatore può scegliere e cogliere il meglio, oppure guardare e ascoltare di tutto un po’ e, in questo caso, partecipare in prima persona, ballando, immerso nella bellezza di un profumato giardino a tema, sede di un concorso internazionale. Le due serate fanno parte del festival Monza Visionaria, ideato da Musicamorfosi, che prosegue nei prossimi giorni, tra concerti ed esibizioni.
«Abbiamo coinvolto 50 artisti, 30 persone lavorano nell’organizzazione» rivela Saul Beretta, direttore artistico e anima di Musicamorfosi. «La formula piace. I numeri lo dimostrano. 2600 biglietti venduti sono un successo. E aspettiamo molta altra gente per gli eventi gratuiti, a Monza e in Brianza. Le arti performative hanno la forza visiva e sonora di farci prendere possesso degli spazi che viviamo. Il nostro format “notturni” festeggia 11 anni di vita ed è attuale più che mai,visto che sta lanciando in orbita un nuovo festival, Monza Visionaria, in cui l’ente pubblico (Comune di Monza) collabora con privati (Confindustria e Camera di Commercio) alla promozione locale, sotto la guida artistica e visionaria del terzo settore (Musicamorfosi).
INFO: www.monzavisionaria.it
(Fonte foto cristina crippi © musicamorfosi)
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