L’Italia è una miniera di musei e parchi archeologici e c’è tanto da fare per valorizzarli attraverso le nuove tecnologie. È così che ETT Solutions, una società di sviluppo software nata a Genova nel 2010, negli ultimi anni si è specializzata in prodotti per i musei utilizzando i nuovi media: realtà aumentata, realtà virtuale, App e tablet. Risultato: più di 700 installazioni multimediali in 90 musei e clienti privati, per un totale di oltre 3 milioni di visitatori e un fatturato di 17 milioni di euro.
Perché vi siete buttati su questo mercato?
«La pietra miliare è stata la nascita dell’iPhone, nel 2008. Da quel momento abbiamo capito che smartphone e tablet potevano essere strumenti validi per valorizzare un contenuto culturale e museale» ci ha raccontato Ugo Galassi, responsabile comunicazione e marketing.
Quanti progetti avete sviluppato?
«Tantissimi. Tra questi, un percorso multimediale all’Ara Pacis di Roma dal titolo L’ara com’era. Consente, grazie all’uso di visori di realtà aumentata, di ammirare il monumento nei suoi colori originali (vedi foto in alto) e vedere animarsi antichi romani in carne e ossa che si muovono intorno all’Ara per fare sacrifici. Da poco è stato inaugurato il Casanova Museum Experience, un percorso che avviene grazie a un’App con geolocalizzazione che ti accompagna alla scoperta di Venezia, attraverso i 18 luoghi che furono teatro delle avventure di Giacomo Casanova. Il percorso si conclude in una sala di realtà virtuale».
Tecnicamente… come funziona?
«Si fanno riprese tradizionali, con attori veri che interpretano i personaggi, che poi vengono inseriti in un ambiente ricreato attraverso il software. Occorrono diverse professionalità per costruire un prodotto del genere. Non solo chi sviluppa il software, ma anche registi, attori, storici che conoscano la storia e storyteller che la sappiano raccontare».
Come trovate i lavori?
«La maggior parte delle volte l’incarico avviene attraverso bandi o gare pubbliche. Così è stato nel caso dell’Ara Pacis, progetto che abbiamo vinto su 20 concorrenti. Altre volte lavoriamo su commissione, in quel caso si fa una trattativa diretta con il cliente, com’è stato con la Fondazione Giacomo Casanova. Ci interfacciamo con le sovrintendenze, i curatori delle mostre, gli enti pubblici che gestiscono le varie strutture. Ci definiamo un’industria digitale creativa».
INFO: www.ettsolutions.com
Tratto dall’articolo “Italian Experience” pubblicato su Millionaire di maggio 2018. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it